28 feb 2009

RISCOPRIRE I VALORI


Riguardo ai valori, anziché di crisi – termine oggi diffuso – si dovrebbe parlare di eclisse: essi esistono ma sono coperti, come il cielo dietro le nuvole, nascosti alla percezione e alla comunicazione reciproca. Non se ne parla nella comunicazione fra le persone, o se ne parla in quella pubblica in modo generico e spesso strumentale. Molti, poi, vivono i valori in modo acritico e quindi incoerente e contraddittorio.
Proprio questa diffusa carenza di consapevolezza e di riflessione ha spinto gli studiosi a programmare una indagine sistematica sull’argomento, a partire dagli stimoli offerti da Salomon Schwartz in un convegno organizzato in Sicilia nel 2005 sul tema “ Il valore dei valori ”.
Il filo conduttore degli scritti raccolti nel presente volume è dunque “ rivalorizzare i valori ” in un contesto sociale che di questi valori ha tanto più bisogno quanto più essi tendono ad essere sostituiti da disvalori che, proposti dai mass media, vengono spesso tradotti in atteggiamenti e comportamenti senza essere assimilati e rielaborati criticamente.
Nel libro si parla principalmente dei valori adolescenti – la categoria che più di altri subisce l’eclisse valoriale e al tempo stesso quella che ricerca valori forti per fondare su di essi la propria identità familiare e professionale -, ma anche del ruolo dei valori nel determinare le scelte professionali, costituendo una spinta motivazionale per il futuro successo lavorativo. Su questi aspetti si può agire sia nella formazione per e nel lavoro, sia soprattutto a livello di orientamento scolastico-professionale, con lo scopo di favorire la maggiore coerenza tra i valori connessi alle scelte lavorative e quelli essenziali per le più generali scelte di vita.

Il volume è stato curato da Santo Di Nuovo (professore ordinario di Psicologia all’Università di Catania) e contiene contributi di Elena Commodari (ricercatrice di Psicologia Generale), Donatella Di Corrado (assegnista di Psicologia), Salvo Greco (dottore in Pedagogia), Maria Guarnera (assegnista di Psicologia ), Zira Hichy (ricercatrice di Psicologia sociale), Paola Magnano (dottoranda di ricerca), Simona Nicolosi (ricercatrice di Psicologia generale), Anna Paolillo (dottore in Psicologia), Concetta Pirrone (assegnista di Psicologia), Silvia Platania (dottoranda di ricerca), Tiziana Ramaci (assegnista di Psicologia del Lavoro), Giuseppe Santisi (professore associato di Psicologia del lavoro) e Irene Sapienza (dottoranda di ricerca).
Al capitolo 4.2 ha contribuito Vittorio Cigoli (professore ordinario di Psicologia clinica all’Università Cattolica di Milano), e i dati riportati sono tratti da una ricerca cofinanziata dal MiUR ai gruppi di ricerca di Milano e Catania.

23 feb 2009

Brian Eno apre la giornata romana delle celebrazioni sul Futurismo


"La mia connessione con il Futurismo è molto diretta e inizia quando avevo 16 anni. Mi sono interessato al costruttivismo, al suprematismo, perché erano molto diretti a cambiare la società, ed è quello che vorrei fare io. Cambiarla nel modo in cui sente la gente". Brian Eno, musicista, compositore e produttore discografico inglese, è autore di 'Presentism', la mostra allestita alla Fondazione Memmo di Palazzo Ruspoli che ha inaugurato la giornata futurista organizzata dal comune di Roma in occasione del centenario della pubblicazione del manifesto futurista avvenuta il 20 febbraio 1909. Una installazione che rimarrà visitabile gratis fino al 15 marzo che ripropone il connubio tra arte e musica futurista, una contaminazione, o meglio una tavolozza di sensazioni, timbro e colore fusi in una sintesi audiovisiva che offre un'immagine 'presentista' di Roma. Il progetto direttamente commissionato dal comune all'artista che ama definirsi 'musicista non musicista' è costato 150.000 euro in compartecipazione con sponsor privati. Un lavoro creato appositamente per le celebrazioni romane del Futurismo che però non rimarrà alla capitale. Infatti, alla domanda a Brian Eno se pensa di donarla alla città, lui risponde, "sarebbe bello ma costa ottantamila euro". Intanto il videoartista intende donare al pubblico romano una nuova percezione di presente: "Dobbiamo pensare al futuro come un lungo adesso. Il futuro non ha connessione con il presente ma è un tutt'uno". Ecco perché la sua videoinstallazione, "se pure fosse osservata per mille anni, il visitatore non vedrebbe mai la stessa immagine". Musica e colori in movimento riempiono la stanza che accoglie il visitatore in un'atmosfera di pacatezza, riflessione. "Mi piace che il mio pubblico abbia una esperienza comoda, ecco perché creo degli spazi dove si può rimanere per ore - spiega Brian Eno - non so se sia arte, teatro o design, ma voglio creare qualcosa da donare alla gente". Eno è stato il primo a concepire musica per spazi non convenzionali 'immergendo' l'ascoltatore in uno specifico ambiente dove mantenere in stretta relazione la mente, il corpo e gli strumenti offerti dalla tecnica. "Abbiamo chiesto a Brian Eno, uno dei più grandi artisti viventi, di lavorare per rappresentare e interpretare lo spirito e l'estetica di un movimento che Eno riesce a rappresentare in maniera plastica - spiega Umberto Croppi, assessore alla Cultura del comune di Roma - sa unire l'immagine con l'immagine in movimento. Lo ha fatto in maniera grandiosa in cui la musica rappresenta un elemento di assoluta compenetrazione.
Il Futurismo torna così ad occupare nella storia e nel costume il ruolo che gli spettava dopo anni di rimozione e silenzio". "Grazie a Brian Eno per la sua disponibilità artistica e sociale a divulgare i valori alti della cultura. Questa è una giornata importante per la nostra città che mostra una faccia europea". Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenuto alla presentazione della mostra. "Una giornata con la quale vogliamo rinnovare l'attenzione verso il Futurismo attraverso una serie di eventi che invaderanno tutta la città, perché ogni persona possa vivere questa esperienza, evitando così che rimanga solo un evento per pochi. Riproponendo, insomma, il vero senso del Futurismo".
fonte: Adnkronos

22 feb 2009

BIOETICA: LO SCRITTORE CAMILLERI CITA WOJTYLA, "LASCIATEMI TORNARE ALLA CASA DEL PADRE"


Roma, 21 feb. - (Adnkronos) - Intellettuali e scrittori hanno aderito alla manifestazione organizzata a Roma per dire 'no' alla legge sul testamento biologico in discussione al Senato. Dacia Maraini ha letto una lettera indirizzata a Beppino Englaro. Andrea Camilleri ha citato addirittura Giovanni Paolo II. "Anche Wojtyla disse 'Lasciatemi tornare alla casa del Padre'. La verita' e' che il Vaticano che spesso condiziona le leggi italiane sta avendo magna pars per interposta persona".
Dure le critiche dello scrittore al governo Berlusconi da lui definito "piu' pericoloso dei precendenti perche' in maniera non tanto nascosta cerca di imbavagliare la liberta' di informazione e la liberta' di tutti noi. Ho vissuto i quattro quinti della mia esistenza in un Paese che ho amato anche se spesso non mi e' piaciuto. Non voglio andarmene lasciando ai miei nipoti le miserie di un'Italia senza liberta', nemmeno quella di morire come meglio ci aggrada, devastata nella morale pubblica e privata nel profondo della sua coscienza".

20 feb 2009

Giotto e il Trecento


“Giotto e il Trecento. Il più Sovrano Maestro stato in dipintura”: dal 6 marzo al 29 giugno 2009 il Complesso del Vittoriano di Roma ospita un’imponente rassegna dedicata all’artista-simbolo dell’intero Medioevo, il primo vero artista “italiano”, ed all’impatto straordinario che il suo segno ebbe su ogni aspetto del linguaggio artistico in tutto il territorio nazionale. A oltre settanta anni dall’ultima grande mostra su Giotto e la pittura in Italia tra fine Duecento e prima metà del Trecento, allestita alla Galleria degli Uffizi nel 1937 per celebrare il sesto centenario della morte del maestro fiorentino, oltre 150 opere, tutte di altissimo livello e di qualità indiscussa, sono raccolte qui per la prima volta per ripercorrere nella sua interezza il percorso figurativo giottesco, presentando gli ultimi sviluppi della critica storico-artistica in materia. Maestosi polittici, preziosissime opere su tavola, importanti sculture, rari manoscritti e oreficerie di pregio danno conto di tutte le diverse ramificazioni dell’influsso del maestro fiorentino sull’arte italiana del suo tempo e in tale preziosa selezione spiccano 20 capolavori eseguiti da Giotto, oggi molto difficili da spostare per ragioni di conservazione ed in mostra a Roma per la prima volta, in un’esposizione destinata ad essere un evento unico e irripetibile.
La Mostra, che nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero degli Affari Esteri, nonché del Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e della Conferenza Episcopale Italiana e avvalendosi del sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, del Comune di Roma, della Provincia di Roma e della Regione Lazio. La rassegna è organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia.
Le più importanti istituzioni museali ed ecclesiastiche del Paese sostengono l’iniziativa con straordinaria generosità attraverso il prestito di opere magnifiche; tra esse spiccano: Galleria degli Uffizi, Galleria dell’Accademia di Firenze, Museo Nazionale del Bargello, Museo Horne, Museo dell’Opera di Santa Croce, Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Musei Civici di Padova, Museo Civico Medievale di Bologna, Pinacoteca Nazionale di Siena, Galleria di Palazzo Bianco di Genova, Fondazione Cini, Biblioteca Ambrosiana, Biblioteca Medicea Laurenziana e Biblioteca Nazionale Marciana. La mostra ha ampio respiro internazionale con la partecipazione, tra gli altri, dei seguenti musei: Capitolo di San Pietro in Vaticano, Fabbrica di San Pietro in Vaticano e Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano; North Carolina Museum of Art, Raleigh, San Diego Museum of Art, San Diego, The Metropolitan Museum of Art, New York; Musée du Petit Palais, Avignone, Musée des Beaux-Arts, Nantes, Musée du Louvre - Departement des Arts Graphiques e Bibliothèque Nationale de France, Parigi, Musée des Beaux-Arts et d’Archéologie, Troyes; Museu Nacional d’Art de Catalunya, Barcellona.
La mostra è a cura del Prof. Alessandro Tomei, Ordinario di Storia dell’Arte Medievale, Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, in collaborazione con Claudia Viggiani. Il progetto è sostenuto da un prestigioso comitato scientifico, presieduto dal Prof. Arturo Carlo Ottaviano Quintavalle, Ordinario di Storia dell’Arte Medievale, Università di Parma, e composto dai maggiori esperti italiani e stranieri dell’età medievale e della pittura del Duecento e del Trecento: Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo museale fiorentino; Davide Banzato, Direttore dei Musei Civici di Padova; Giuseppe Basile, Istituto Centrale per il Restauro, Roma; Caterina Bon di Valsassina, Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro, Roma; Francesco Buranelli, Segretario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa e ispettore della Pontificia Commissione di Archeologia sacra; Roberto Cecchi, Direttore Generale per i beni architettonici, storico artistici ed etnoantropologici; Francesco Gandolfo, Ordinario di Storia dell’arte medievale, Università di Roma, Tor Vergata; Mons. Pasquale Iacobone, Pontificio Consiglio della Cultura e Pontificia Università Gregoriana, Città del Vaticano; Louis Godart, Consigliere culturale del Presidente della Repubblica Italiana; Herbert L. Kessler, Ordinario di Storia dell’arte, Johns Hopkins University, Baltimora; Valentino Pace, Ordinario di Storia dell’arte medievale, Università di Udine; Antonio Paolucci, Direttore, Collezione d’Arte Religiosa Moderna, Musei Monumenti Gallerie Pontificie; Bruno Santi, Soprintendente all’Opificio delle Pietre Dure, Firenze; Michael Viktor Schwarz, Ordinario di Storia dell’arte medievale, Universität Wien; Angelo Tartuferi, Direttore del Dipartimento dell’Arte dal Medioevo al Quattrocento, Museo degli Uffizi; Mons. Timothy Verdon, Direttore dell’Ufficio catechesi attraverso l’arte della Curia arcivescovile di Firenze.
La mostra è stata anche l’occasione per importanti restauri che verranno presentati qui in anteprima assoluta, come quello del Polittico di Badia di Giotto dal Museo degli Uffizi.
fonte:mibac

13 feb 2009

Bit 2009


Qualità, internazionalità e innovazione sono gli ingredienti che quest'anno la Bit (Borsa Internazionale del Turismo) suggerisce per affrontare la crisi che anche nel turismo fa sentire il suo peso. Dal 19 al 22 febbraio prossimi, nei 9 padiglioni occupati nei quartieri di Fieramilano a Rho-Pero, sono attesi 155 mila visitatori, con le preregistrazioni che hanno già superato il 25% quelle della scorsa edizione. Gli espositori, oltre 5 mila, provengono da 140 paesi con numerose new entry (Slovacchia, Bulgaria, Cambogia, Georgia, Isole Fiji, Costa d'Avorio, Bostwana, Kenja e Montenegro).
Durante la presentazione della Bit a Villa Necchi a Milano, patrimonio del Fai, il presidente di Fiera Milano ExpoCts, Adalberto Corsi, ha sottolineato come "il turismo, pur rappresentando l'8% del nostro pil, sia sempre più trattato come una cenerentola. Ultimamente -ha osservato- si sono proposti numerosi incentivi, ma per il turismo non c'è mai nulla". Secondo Corsi, in un momento come questo "è giusto investire nel turismo perché è nei massimi momenti di crisi che chi ha risorse e progetti deve investire, cogliendo le opportunità migliori. Sono anni che ci battiamo per la valorizzazione del turismo -ha aggiunto- e finalmente siamo entrati in sintonia con il governo tramite il sottosegretario Maria Vittoria Brambilla con la quale è in corso una proficua collaborazione". Numerosi i convegni e le tavole rotonde all'interno della Bit.
Tra le novità di quest'anno Bit Itinera, primo workshop dedicato al turismo religioso in Italia che si svolgerà venerdì 20 che vedrà la parteciapzione di almeno 60 incaticati diocesani, agenzie di viaggi, animatori parrocchiali e 150 rappresentanti di luoghi di culto, mete di pellegrinaggi e centri di accoglienza.
Torna invece l'atlante del gusto CerticiBit, dedicato al turismo delle buone abitudini alimentari e delle produzioni di qualità, patrocinato dal ministero delle Politiche Agricole e dal Ministero dell'Ambiente.
Un'attenzione particolare è poi rivolta, quest'anno, all'incontro tra Agenzie di Viaggi e Tour Operator.
fonte:adnkronos

10 feb 2009

"Diritti umani, la mia sfida"

Il Dalai Lama diventa concittadino onorario.
"Questa onorificenza è particolarmente importante per me e per il mio popolo. L'Italia e la sua capitale possono fare molto per i diritti umani"

«Questa onorificenza ha un valore estremamente importante per me e perciò per tutto il popolo tibetano. Diventare cittadino romano, infatti, significa anche diventare cittadino europeo. E questo significherà a sua volta che l´attenzione in Europa sul dramma del Tibet e dei tibetani sarà ancora più forte e viva». Il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso, capo spirituale di una comunità dispersa e perseguitata, ha esordito così al suo arrivo nella capitale, dove ha ricevuto la cittadinanza romana onoraria. Un´iniziativa che propose Goffredo Bettini nel luglio dello scorso anno. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha consegnato al XVI Dalai Lama una lupa capitolina subito dopo avergli conferito la cittadinanza onoraria. Il sindaco ha consegnato al leader tibetano anche una pergamena in ricordo di questo giorno.
L´Italia e Roma, dunque, avamposto in Europa?
«L´Italia può fare molto per i diritti umani. L´importante è che dentro ognuno si sviluppi consapevolezza e compassione: se tutti si impegnassero per i diritti umani, il mondo sarebbe diverso. Ci sono sempre più persone sinceramente preoccupate per i diritti umani, la libertà, i problemi ambientali e nello stesso tempo c´è una mancanza di valori umani».
Qual è la situazione oggi con la Cina?
«Posso solo dire che se la popolazione cinese sapesse veramente cosa i burocrati dalle menti ristrette ci hanno fatto e ci stanno facendo, se conoscessero la verità sulla nostra situazione, su questo tentativo di eliminare l´identità e le differenze, sarebbe tutta assolutamente dalla nostra parte».
E questo esilio che dura che decenni...
«Ha un aspetto positivo: mi permette di fare molti incontri, di girare il mondo, di portare ovunque il mio messaggio di pace. E poi un giorno tornerò nel mio paese e sarà bellissimo: sono molto speranzoso su questo. Nel frattempo continuerò a portare in giro my teeth, il mio sorriso».

Fonte:repubblica

8 feb 2009

SESAMONET


Un innovativo navigatore in grado di guidare i non vedenti mediante segnali sonori lungo itinerari predefiniti e dare loro informazioni utili in maniera diretta e precisa sostituendo e/o integrando le guide fisiche.
SESAMONET (SEcure and SAfe MOBility NETwork), progetto ideato dal Institute for Protection and Security of the Citizen (IPSC) del Joint Research Centre di Ispra con la collaborazione del CATTID dell’Università di Roma “La Sapienza” e dell’Istituto dei Ciechi di Milano, è stato presentato mercoledì 3 febbraio presso la Sala della Biblioteca di Castel Sant’Angelo. Il MiBAC – Direzione Generale per il bilancio e la programmazione economica, la promozione, la qualità e la standardizzazione delle procedure, da sempre interessato ad estendere la fruizione della cultura anche alle persone con disabilità, ha promosso l’evento in collaborazione con IBM Italia.
SESAMONET è il primo sistema di navigazione per non vedenti basato su una innovativa applicazione della tecnologia RFID (identificazione per radio frequenza). Alcuni micro-chip RFID sono inseriti nel terreno per guidare il disabile attraverso un percorso predefinito; attraverso un’antenna inserita in un apposito bastone, ogni micro-chip invia un segnale di posizione ad un telefono cellulare (smart phone) con informazioni sul luogo e, attraverso un’auricolare bluethooth, una voce registrata guida la persona e gli fornisce le informazioni più utili.
Sempre a Castel Sant’ Angelo fino all'8 febbraio sono previste visite guidate per non vedenti, tutti i giorni alle ore 16.00. Le visite partono dalla Loggia di Giulio II raggiungibile con ascensore di servizio ( messo a disposizione solo per i non vedenti) e proseguono presso la Sala Paolina, il Corridoio Pompeiano e la Sala della Biblioteca, nella quale per tutta la settimana verranno messi a disposizione 2 bastoni e 2 Bluetooth per non vedenti.
FONTE:MIBAC

3 feb 2009

"Los Angeles Italia 2009". Il Cinema italiano in America


L’attrice e produttrice Maria Grazia Cucinotta (foto) e l’attrice americana Rosario Dawson (recente protagonista del film Sette Anime di Gabriele Muccino), saranno le madrine di 'Los Angeles, Italia 2009', dal 15 al 21 febbraio la grande festa del cinema italiano a Hollywood, all’immediata vigilia degli Oscar. La notizia è stata annunciata al Mann Chinese 6 Theater di Los Angeles dal chairman Bobby Moresco (lo sceneggiatore italoamericano Premio Oscar 2006 per Crash), che presentando la quarta edizione della kermesse, ha sottolineato che sarà dedicata a Federico Fellini, Vittorio De Sica e Gillo Pontecorvo. “Los Angeles, Italia 2009” è promosso dall’Istituto Capri nel mondo in collaborazione con il CIM Group Retail, l’Eni, la presidenza della Regione Lazio, l’assessorato al Turismo e Beni Culturali Regione Campania, la Hollywood Chamber of Commerce e il Casinò di Venezia, e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero Affari Esteri e del ministero dei Beni Culturali. Tra gli eventi, una retrospettiva di 6 film del regista Pupi Avati. Avati sarà ospite d’onore in California dal 15 febbraio anche come presidente della Fondazione Federico Fellini che dal 24 gennaio, nella sede dell’Academy su Wilshire Ave. propone una mostra dei disegni del maestro romagnolo dal titolo 'Oniricon'. “E proprio in accordo con la Fondazione Fellini saranno proiettati Roma, Satyricon e 8 ½. In programma, in collaborazione con Eni, anche la proiezione di opere restaurate di Gillo Pontecorvo, Giuseppe Ferrara e dei Fratelli Taviani. E poi una festa in onore di Christian De Sica e suo figlio Brando, lunedì 16 febbraio, all’indomani del successo del cinepanettone “Natale a Rio”. Il gala prevede la proiezione del “Parlami di me” realizzato da Brando. Ma ad aprire la celebrazione della “De Sica’s Dynasty”, come hanno scritto i media internazionali, sarà la proiezione del capolavoro di Vittorio De Sica “Ladri di biciclette” (vincitore del premio Oscar 1949) recentemente restaurato in digitale dal Casinò Municipale di Venezia.
Il ruolo di ambasciatore di Napoli nel mondo sarà rivestito da Massino Ranieri che presenterà il suo 'Ultimo Pulcinella' , regia di Maurizio Scaparro.
(fonte: mibac)

RILEVAZIONE AUDIENCE BY