31 mar 2009

JOAN MIRO'

Dopo l’interesse suscitato dalla mostra Matisse illustratore (ottomila presenze), l’Assessorato alle Politiche culturali della Città di Carpi, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio e Banca Mediolanum, propone un altro appuntamento di grande qualità all’interno dello spazio espositivo della Biblioteca Multimediale A. Loria, all’insegna della scoperta del libro d’artista. Protagonista della mostra sarà il celeberrimo esponente del surrealismo spagnolo Joan Miró.
Dal 15 marzo al 14 giugno verranno presentate circa 90 opere grafiche originali di questo maestro del ventesimo secolo, che insieme a Salvador Dalí e a René Magritte, creò un linguaggio nuovo e personale fatto di segni fantastici e fiabeschi, profondamente evocativi dell’inconscio dell’autore. Nella vasta e articolata produzione artistica di Miró, che esplorò tutte le tecniche della pittura, del disegno, della scultura e della grafica d’arte, i libri illustrati ricoprono un ruolo di fondamentale importanza, pur essendo, ancora oggi, l’aspetto della sua attività meno noto al grande pubblico. La mostra di Carpi, infatti, costituisce un evento inedito in Italia nell’ottica di fornire una visione ancor più approfondita dell’opera del maestro di Barcellona. Le coloratissime litografie e le raffinate incisioni create per illustrare i suoi libri sono di straordinario impatto visivo.
Uno dei punti di forza di questa mostra, ricca di esemplari rari e preziosi, è il Parler seul (1948-1959), in cui le poesie di Tristan Tzara e le splendide forme di Miró si intrecciano e dialogano sulla pagina. Tra i numerosi libri da cui verranno tratte le opere presentate al pubblico, merita una menzione lo spettacolare Album 19, introdotto da un testo appositamente scritto da Raymond Queneau e pubblicato nel 1961 da Aimé Maeght, mercante ed editore di fiducia del nostro artista.
Parte integrante dell’esposizione è il catalogo edito da ETS (Pisa) e curato da Michele Tavola, che raccoglie originali contributi critici dello stesso Tavola e della studiosa Chiara Gatti, le schede descrittive di tutte le opere esposte (provenienti da collezioni italiane e francesi) oltre a un’intervista all’artista Valerio Adami.
Durante il periodo d’apertura è stato inoltre organizzato un ricco programma di eventi collaterali (visite guidate, laboratori e performance creative per famiglie, bambini ed adulti e conferenze) che consentiranno al pubblico di conoscere e sperimentare la ricchezza di stimoli culturali che Miró, con la sua forza espressiva, riesce a trasmettere in modi e forme sempre nuovi e originali.

Fonte: bologna2000.com

29 mar 2009

CONVEGNO INTERNAZIONALE


Il Centro Europeo di Studi su Mito e Simbolo, in collaborazione con la Scuola di Dottorato in Simboliche degli ambienti naturali e culturali dell’Università di Messina, la Fondazione Imitatio, Integrating the Human Sciences di Stanford e la Rassegna di cultura classica Extramoenia di Giardini Naxos, organizza il Convegno Internazionale di Studi KATASTROPHÉ tra ordine culturale e ordine naturale, che si terrà a Messina e Giardini Naxos dal 2 al 4 Aprile 2009.

Interverrà in videoconferenza da Stanford l’antropologo René Girard, Accademico di Francia. Allo studioso di fama internazionale Extramoenia ha attribuito quest’anno il Premio Teocle per la cultura classica che sarà ritirato dal Prof. Robert Hamerton-Kelly, Presidente di Imitatio.

Sul sito www.symbolicum.org è già possibile leggere alcuni degli interventi che verranno presentati nel corso del Convegno.
Fonte:unime.it

23 mar 2009

FAI anche tu

Sabato 28 e domenica 29 marzo 2009 “FAI anche tu” qualcosa di concreto per il nostro Paese: iscriviti al FAI o dona un contributo nella XVII Giornata FAI di Primavera, e vieni a scoprire 580 splendidi Beni, la maggior parte dei quali normalmente chiusa al pubblico, in 210 città. Se ti iscrivi, in regalo la maglietta disegnata per te da Giannelli.
FAI, voce del verbo “fare”. Una sigla, un simbolo, un invito. “FAI anche tu” è da quest'anno il nostro nuovo richiamo all'azione, l'appello che rivolgiamo a tutti gli amanti dell'arte, della natura e del paesaggio a “FARE” qualcosa di concreto per il nostro Paese sostenendo il FAI nella tutela del patrimonio italiano. La prima occasione per “fare anche tu” è il consueto grande rito collettivo della Giornata FAI di Primavera, giunta alla sua XVII edizione, che sabato 28 e domenica 29 marzo 2009 offrirà a tutti i cittadini l'opportunità di scoprire 580 splendidi Beni, la maggior parte dei quali normalmente chiusa al pubblico, in 210 città italiane. Un'occasione privilegiata per sostenere il FAI attraverso l'iscrizione o una donazione libera. Tantissime come sempre le aperture straordinarie: dal grandioso e scenografico Palazzo Koch, sede della Banca d'Italia a Roma, alla nuova sede dell'Università Bocconi di Milano, modello di architettura contemporanea; da Villa Cardillo di Palermo al Forte Malatesta ad Ascoli Piceno. Tra gli itinerari, le visite guidate ai beni inseriti nell'itinerario Unesco, Italia Langobardorum - Centri di potere e di culto (568-774 d.C.), sito candidato nel 2008 dall'Italia per diventare patrimonio dell'Umanità, che comprende le più rilevanti testimonianze longobarde distribuite lungo tutta la penisola: il complesso di Castelseprio - Torba (VA), di cui fa parte il Monastero di proprietà del FAI, Cividale del Friuli (UD), Brescia, Campello sul Clitunno (PG), Spoleto (PG), Benevento e Monte Sant'Angelo (FG). Tornano infine anche quest'anno le visite guidate per cittadini stranieri che, oltre a Brescia, coinvolgeranno questa volta anche Milano, Torino, Palermo e Padova.
L'edizione 2009 della Giornata FAI di Primavera è realizzata con il contributo di Wind Infostrada. E in collaborazione con il Gruppo Editoriale L'Espresso, sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, con i Patrocini dei Ministeri per i Beni e le Attività Culturali e della Pubblica Istruzione e in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile e con il concorso di numerose Regioni Italiane e grazie al supporto tecnico di Alleanza Assicurazioni, Bartolini Corriere Espresso, Fila e Phonemedia. Con il Patrocinio di RAI Segretariato Sociale. Grazie anche alle Delegazioni FAI coinvolte e ai 12mila Studenti Ciceroni.
Fonte:FAI

20 mar 2009

L’innovazione per un restauro sostenibile

Il MiBAC partecipa anche quest’anno al Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali di Ferrara, giunto alla XVI edizione, per presentare i progetti più innovativi realizzati negli ultimi anni nel settore della conservazione e del restauro. La presenza del MiBAC ha il significato di ribadire il suo ruolo di coordinamento nazionale per le specifiche tematiche del restauro e promuoverne un interesse sempre maggiore. Non si può trascurare infatti che il restauro è da sempre una delle attività più significative per il nostro Paese ed ha effetti sul turismo culturale, sulla tecnologia, sulla responsabilità sociale ed ambientale e sulla politica italiana nel mondo. L’impegno dell’Italia in questo settore è determinante grazie anche alle eccellenti Scuole di Formazione presenti nel Paese. Il tema scelto quest’anno “L’innovazione per un restauro sostenibile” vuole essere una buona opportunità per confrontarsi con l’attualissima questione, affrontata in tutto il mondo, della tutela dell’ambiente e dei sistemi eco-compatibili abbinati al restauro, sulla quale l’Italia non può esimersi dal dare il proprio rilevante contributo. In particolare si vogliono affrontare una serie di problematiche legate sia all’utilizzo di nuove tecnologie e delle relative strumentazioni che alle nuove frontiere nell’utilizzo di prodotti compatibili con l’ambiente. Il tema proposto è anche il titolo del convegno istituzionale, che si terrà il 25 marzo (Sala Schifanoia, ore 14.30-18.30) ed è promosso dal MiBAC ed organizzato dalla Direzione Generale per il bilancio e la programmazione economica, la promozione, la qualità e la standardizzazione delle procedure del MiBAC in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, l’Opificio delle Pietre Dure e l’Istituto Centrale Restauro e Conservazione dei Beni Librari e Archivistici. Parteciperanno oltre a Maddalena Ragni Direttore Generale per il bilancio e la programmazione economica, la promozione, la qualità e la standardizzazione delle procedure, Caterina Bon Valsassina, Direttore Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, Marco Ciatti, Direttore del Laboratorio restauro dipinti Opificio delle Pietre Dure, Armida Batori, Direttore Istituto Centrale Restauro e Conservazione dei Beni Librari e Archivistici, e Fabrizio Vona, Soprintendente per i beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia. Porterà il suo saluto il sindaco di Ferrara, Gaetano Sateriale. Il MiBAC, oltre ad impegnarsi nell’allestimento di un grande spazio espositivo, completa la sua attività con un calendario di 36 appuntamenti allo stand, che approfondiranno e arricchiranno il programma con relatori di fama nazionale e internazionale. Tra i restauri presentati si segnalano il restauro delle vetrate della Biblioteca Medicea Laurenziana in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze; i lavori di restauro presso il Duomo di Modena a cura della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bologna, Modena e Reggio Emilia; i lavori di restauro del Palazzo Ducale di Parma cura della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Parma e Piacenza; gli interventi eseguiti sulla Madonna del Cardellino di Raffaello sempre a cura dell’Opificio delle Pietre Dure; gli interventi dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro su Palazzo Labia e la Chiesa della Visitazione; la riscoperta della Sala delle Asse nel Castello Sforzesco di Milano che conserva gli affreschi eseguiti da Leonardo da Vinci a cura di Italia Nostra in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure.
In un incontro dedicato, Legambiente e Chimica Verde parleranno invece della tutela dei restauratori e dell’ambiente.
fonte:Mibac

18 mar 2009

XI Settimana della Cultura


Il Ministero, in collaborazione con tutti i suoi Istituti da oltre trenta anni dedica ogni anno una settimana alla promozione del patrimonio culturale, con l’organizzazione di eventi e l’apertura gratuita di tutti i luoghi statali.
La manifestazione, che si svolgerà dal 18 al 26 aprile 2009, è alla sua XI edizione con il nuovo ciclo denominato “Settimana della Cultura” e quest’anno prevede, eccezionalmente, nove giorni di eventi invece di sette, in quanto concomitante con la festività del 25 aprile.
Scopo fondamentale dell’iniziativa è quello di favorire la conoscenza della cultura e di trasmettere l’amore per l’arte ad una sempre più ampia platea di cittadini che per sette giorni potranno scegliere tra mostre, convegni, laboratori, visite guidate, concerti, spettacoli, proiezioni cinematografiche e aperture straordinarie in tutte le regioni d’Italia.
La Settimana della Cultura registra, anno dopo anno, un successo crescente di eventi e di partecipazione di pubblico, a testimonianza del gradimento della manifestazione e della forte voglia di cultura che esiste nel Paese, e rappresenta anche una risposta all’aspettativa di apertura dei luoghi dell’arte e dello spettacolo per tutte le persone e tutte le famiglie. Lo scorso anno sono stati organizzati quasi 2.000 eventi.
Con lo slogan scelto, “La cultura è di tutti: partecipa anche tu”, si vuole mettere l’accento su due concetti fondamentali: il valore inestimabile del patrimonio culturale e la sua natura di risorsa preziosa e ineguagliabile a disposizione, ogni giorno, di ciascun cittadino e tradizionalmente offerta gratuitamente per la Settimana della cultura.
Alla realizzazione dell’evento partecipano, apportando un valore aggiunto alla missione di questa manifestazione, aprendo gratuitamente i loro luoghi di cultura ed organizzando a loro volta eventi, Enti locali, Istituzioni, Associazioni, Fondazioni statali e private ed il Ministero degli Affari Esteri con gli Istituti Italiani di Cultura all’Estero per la promozione e la divulgazione della settimana a livello internazionale.
fonte: Mibac

9 mar 2009

ARTEcontemporaneamodernaROMA


ARTEcontemporaneamodernaROMA, la nuova fiera d'arte di Roma torna con la nuova edizione sotto la rinnovata veste di ArtO'_International Art Fair in Open City. Il successo ottenuto lo scorso anno, ci fa credere che ne avremo ancora di più quest'anno. Nella prima edizione abbiamo infatti avuto 50 prestigiose gallerie (il 12% straniere, da Londra, Berlino, Colonia, Los Angeles, Vienna, Seoul, e West Palm Beach) che hanno esposto le loro opere d'arte ad oltre 19.000 visitatori. Un grande successo anche il vernissage che ha vantato una massiccia presenza di personaggi di spicco del mondo della Cultura, dell'Arte e dello Spettacolo. Tutti hanno manifestato grande interesse e approvazione per questa nuova iniziativa romana. Sono arrivati collezionisti d'arte di grande rilievo tra cui una trustee del Metropolitan Museum di New York, un membro del consiglio del Jerusalem Museum of Art, un gruppo di collezionisti organizzato dal “Consorzio dei musei d'Arte di Berlino”, un gruppo di 20 collezionisti francesi, associazioni di collezionisti di Milano e di Roma, collezionisti di Napoli, Bologna, Brescia, Palermo e numerose rappresentanze di altre città Italiane. Erano presenti oltre 300 giornalisti accreditati provenienti da tutto il mondo. La scelta del Palazzo dei Congressi all'EUR come location di ARTEcontemporaneamodernaROMA, grazie alla sua architettura razionalista, ha esaltato un allestimento essenziale ed elegante dando il giusto risalto alle opere esposte. ArtO'_International Art Fair in Open City torna negli stessi spazi dell'architetto Adalberto Libera, con un allestimento ancora più curato ed efficace. 70 gallerie da tutto il mondo, che il nuovo direttore artistico, il critico e curatore indipendente Raffaele Gavarro, sta selezionando con un team di curatori internazionali, che stanno operando nelle diverse aree geografiche del mondo, creando una serie di percorsi espositivi e progetti curatoriali, che renderanno ArtO' un evento unico nel panorama delle fiere d'arte. Una commissione di 6 galllerie, 3 italiane e 3 internazionali, completano il board di selezione della fiera. Ma ArtO' ospiterà anche quei magazine specializzati e quegli editori di saggistica, che stanno registrando e contribuendo in modo decisivo alla vivacità dl dibattito attuale. Affianco ad essi ci saranno i desk dei musei europei più innovativi, che illustreranno i loro programmi, creando un riferimento informativo parallelo all'attività delle gallerie presenti in fiera. Una sezione di eventi collaterali con talk, lecture, tavole rotonde e incontri, porterà nel centro della fiera le questioni più urgenti dell'arte del presente. Contribuiranno alla diffusione degli eventi e dei contenuti di ArtO' i nostri media partner, il canale televisivo Music Box e l'emittente radiofonica Radio Città Futura, che saranno presenti con dei corner in fiera. Due programmi per collezionisti contribuiranno alla migliore riuscita della manifestazione. Il primo internazionale è il frutto della nuova, ed esclusiva per l'Italia, partnership con la Turon Travel di New York, storica organizzatrice dei viaggi per i collezionisti in tutto il mondo, che vanta collaborazioni analoghe con Art Basel e Frieze Art Fair. Il secondo si occuperà dei collezionisti italiani, ed è curato dalla Wip di Roma. ArtO'_International Art Fair in Open City è facilmente raggiungibile sia dai due aeroporti di Roma, che dall'autostrada A1, mentre la Stazione Termini , la stazione centrale della città, dista solo 15 minuti con mezzi pubblici. Inoltre, essendo fuori dalla ZTL, si raggiunge comodamente anche in automobile. Ampi e pratici parcheggi adiacenti il Palazzo dei Congressi agevolano ulteriormente il visitatore. Ma abbiamo anche istituito un servizio di navette che porterà il pubblico dal centro della città alla fiera. ArtO'_International Art Fair in Open City è strategicamente situata in una città unica, splendida e piena di inattese risorse, che ha sempre ispirato molti artisti. Oggi l'arte contemporanea è una presenza concreta a Roma, anche grazie alla recente apertura di nuovi musei, gallerie private, spazi no-profit e Fondazioni. La centralità geografica di Roma nel mondo globalizzato e il suo indiscutibile fascino conferiscono ad ArtO'_International Art Fair in Open City un grande potenziale per attrarre collezionisti ed amanti dell'arte da tutto il mondo
Fonte:artecontemporaneamodernaroma.it

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