23 mag 2009

Salute: medici famiglia, crescono disturbi psicosomatici da crisi

Torre San Giovanni Ugento (Lecce), (Dall'inviata dell'Adnkronos Salute Raffaella Ammirati) - Aumentano i disturbi psicosomatici 'da crisi', che ormai incidono sul 20-30% dell'attività quotidiana dei medici di famiglia, con differenze notevoli nelle diverse aree del Paese.
Sempre più pazienti, infatti, si presentano dal camice bianco con forme d'ansia che si manifestano con mal di testa, dolori allo stomaco, colite o altri disturbi fisici.
"Problemi che colpiscono di più i pazienti della classe media che in passato si rivolgevano meno al medico di famiglia ma che ora sono tra i più assidui frequentatori degli ambulatori", spiega Stefano Nobili, medico di famiglia e portavoce del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) riunito a Torre San Giovanni Ugento (Lecce), dove è in corso il 28esimo Congresso nazionale.
"Ansia e inquietudine sono sentimenti che 'diagnostichiamo' sempre più spesso - sottolinea - tra i nostri pazienti che, tra l'altro, reagiscono con molta più preoccupazione ai problemi di salute rispetto al passato". Ma gli italiani sono anche più attenti alle spese mediche. "Rinunciano sempre di più ad accertamenti diagnostici, anche quando serve solo il pagamento del ticket", afferma Nobili. Un fenomeno, che anche in questo caso, investe sempre più la classe media. "Non è la prima volta che gli italiani attraversano una crisi - spiega Mauro Martini, presidente Snami - ma le ripercussioni sulla salute sono senz'altro diverse. Non erano di questo tipo, per esempio nel dopoguerra nonostante i gravissimi problemi. Questo perché oggi c'è un concetto di salute diverso. Il benessere è considerato quasi un diritto-dovere da ottenere e trattenere a ogni costo, più che un obiettivo da raggiungere. E la colpa è anche della 'mediatizzazione' del settore. "Il marketing della salute - conclude Martini - che in questi anni ha 'pompato' alcune malattie, ha spesso indotto bisogni di salute infondati che portano anche persone che non ne hanno la necessità a preoccuparsi e chiedere con insistenza cure inutili".

18 mag 2009

Lettura, effetto Harry Potter tra i ragazzi: i libri battono internet, concerti e sport

Arrivano solo dopo tv, cinema, pc e radio nei consumi culturali dei 6-19enni, superando, a sorpresa, anche il web e gli spettacoli sportivi. E' il risultato di un'indagine presentata alla Fiera del Libro. Il mercato del settore giovani è aumentato del 10% nel 2008, la crescita si deve però anche all'uscita dell'ultimo volume della fortunata saga del maghetto
Roma, (Adnkronos) - Usano Internet quasi quanto i libri, non più dei libri: sono piccoli d'età ma grandi lettori. Ecco la fotografia dei 6-19enni italiani in base alle indagini Istat e NielsenBookScan presentate a Torino nell'ambito del convegno 'Bambini e ragazzi: come leggono e comprano oggi i clienti della libreria di domani', organizzato dall'Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con la Fiera Internazionale del Libro di Torino.
I libri battono internet e gli spettacoli sportivi nella giornata dei ragazzi, altro che degenerazione digitale. Dall'indagine, condotta su un campione rappresentativo di 20mila famiglie italiane, risulta che i libri, non scolastici, nei consumi culturali dei 6-19enni arrivano al quarto posto tv esclusa dopo cinema, pc e radio. E, a sorpresa, vengono prima di internet, degli spettacoli sportivi, persino di concerti e discoteche. Il 56,6% dei ragazzi italiani fino ai 19 anni legge, il 53,3% usa internet, ''solo'' il 23,1% va ai concerti. Questo risulta ancora più marcato in alcune fasce d'età: basti pensare che nei ragazzini di 6-10 anni la lettura di un libro (non per motivi scolastici) è più comune dell'ascolto della radio e dell'uso di internet. E questo vale anche per gli 11-14nni, anche se già con uno ''stacco maggiore''. Pc e Internet sono esplosi negli ultimi dieci anni. E i libri? Pure. I consumi culturali dei 6-19enni sono cambiati notevolmente tra il 1998 e il 2008. E' cresciuto dal 2000 al 2008 del 22% l'uso di internet e del 21,9% quello del pc. E la lettura? Cresciuta anche quella, passando dal 52,1% del 1998 al 56,6% del 2008. Non esiste, quindi, secondo l'Aie, alcun effetto sostituzione: i livelli di lettura tra chi usa il pc sono decisamente maggiori rispetto a quelli rilevati tra chi non usa il pc. Pagine dei libri e nuove tecnologie convivono dunque nel set dei consumi e delle generazioni giovani della popolazione italiana come nel loro immaginario e pratica tecnologica. Per tutti questi motivi il mercato del libro per ragazzi continua a mostrare andamenti complessivamente migliori rispetto al più generale mercato della libreria + Internet, secondi i più recenti dati di NielsenBookScan. Se il mercato 'adulti' tra 2007 e 2008 rimane, nonostante la congiuntura economica e dei consumi delle famiglie, sostanzialmente stabile a valore (-0,6%), quello di bambini e ragazzi cresce del 10,0%. Tanto che su libreria e canali on line il libro per ragazzi pesa ormai per il 14,1% (nel 2007 era il 12,7%). La crescita 2008 su 2007 del settore ragazzi è certamente dovuta al fatto che nel gennaio dello scorso anno era uscito l'ultimo volume della saga di Harry Potter. Ed è anche probabile che l'uscita del libro abbia fatto da ''effetto alone'' spingendo bambini e genitori a comprare anche altri libri. Tuttavia, se in termini assoluti il primo trimestre del 2009 fa segnare una flessione rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (-22,8%), depurando i dati di mercato dall' "effetto Harry Potter", il primo trimestre di quest'anno fa segnare anche un andamento positivo, con un +0,4%.
adn

10 mag 2009

Colpo di scena al "Premio Strega"


Dopo le due vittorie consecutive con 'Come Dio comanda' di Niccolò Ammaniti e 'La solitiudine dei numeri primi' di Paolo Giordano, nessun autore parteciperà quest'anno all'edizione 2009 del Premio. L'annuncio di Gian Arturo Ferrari, direttore generale Divisione Libri del gruppo di Segrate.

Roma (Adnkronos-cultura) - Colpo di scena all'edizione 2009 del Premio Strega: nessuno scrittore della casa editrice Mondadori sarà in gara. Lo ha annunciato Gian Arturo Ferrari, direttore generale Divisione Libri del gruppo di Segrate. ''Premesso che ogni casa editrice del gruppo è autonoma e che ogni direttore editoriale decide liberamente, posso dire che Mondadori quest'anno non ci sarà, semplicemente perché non c'è stata nessun particolare accensione di interesse'', ha detto Ferrari in un'intervista pubblicata oggi da 'Il Corriere della Sera'.
Mondadori viene da due vittorie consecutive allo Strega: Niccolò Ammaniti con 'Come Dio comanda' e Paolo Giordano con 'La solitiudine dei numeri primi'. Osserva sulla stessa linea, in un'intervista a 'La Repubblica', Massimo Turchetta, direttore generale delle edizioni Mondadori: ''Ci sono anni in cui è meglio concentrarsi sulla semina, dopo aver molto raccolto. Abbiamo vinto per due anni consecutivi, quest'anno vogliamo concentrarci più sugli autori che sui premi''. Nelle scorse settimane si era parlato con insistenza di due libri come possibili candidati Mondadori allo Strega: Alessandro Zaccuri con 'Sanremo e l'infinita notte' e Mauro Corona con 'Le voci del bosco'. Ma l'assenza alla gara imminente non è da leggere come uno schiaffo allo Strega, tiene a precisare Ferrari, che considera il premio romano ''un'istituzione antica e benemerita, paragonabile al Booker Prize inglese, al Goncourt francese''. Semmai è una risposta indiretta alle polemiche che sono fioccate dal marzo scorso a proposito del presunto vincitore annuncato del 2009, che hanno portato al ritiro della candidatura del superfavorito Daniele del Giudice con 'Orizzonte mobile', pubblicato da Einaudi, casa editrice della galassia mondadoriana. E a tal proposito Ferrari puntualizza: ''Del Giudice non si è ritirato, semplicemente non è stato mai candidato. Erano appunto ipotesi, voci, pettegolezzi''.La presentazione dei dodici autori in gara alla 63/a edizione del Premio Strega avverrà martedì 12 maggio a Benevento, citta' della famiglia proprietaria dell'azienda Strega Alberti, lo sponsor del riconoscimento fin dalla fondazione. Tocchera' a Tullio De Mauro, direttore della Fondazione Bellonci, annunciare i libri in gara. Saranno della partita Antonio Scurati con 'Il bambino che sognava la fine del mondo' (Bompiani), presentato dagli Amici della Domenica, come si chiamano i 400 giurati dello Strega, Umberto Eco e Angelo Guglielmi; Tiziano Scarpa con 'Stabat Mater' (Einaudi), sostenuto da Niccolò Ammaniti e Giorgio Montefoschi; Andrea Vitali con 'Almeno il cappello' (Garzanti), presentato da Enzo Golino e Nico Orengo. Si presenterà anche l'esordiente settantenne Cesarina Vighy con 'L'ultima estate' (Fazi), appoggiata da Dacia Maraini e Margaret Mazzantini. In corsa ci saranno poi Filippo Bologna 'Come ho perso la guerra' (Fandango, Alberto Asor Rosa e Giorgio Van Straten); Giorgio Vasta con 'Il tempo materiale' (Minimum Fax, Francesco Piccolo e Stefano Giovanardi); Linda Ferri con 'Cecilia' (E/o,, Elisabetta Rasy e Filippo La Porta); Simonetta Poggiali con 'Ermes' (Neri Pozza, Francesco Durante e Diego De Silva); Massimo Lugli con 'L'istinto del lupo' (Newton Compton, Aurelio Picca e Emanuele Trevi); Dario Buzzolan con 'I nostri occhi sporchi di terra' (Baldini Castoldi Dalai, Guido Davico Bonino e Alberto Bevilacqua); Gaetano Cappelli con 'Parenti lontani' (Marsilio, Cesare De Michelis e Silvio Perrella); Cristiano Cavina con 'I frutti dimenticati' (Marcos Y Marcos, Ernesto Ferrero e Valeria Parrella).
Adn

1 mag 2009

1° Maggio, al concerto coi fan di Vasco

Una piazza affollata oltre ogni previsione, sotto un cielo terso, ha accolto i primi gruppi sul palco di San Giovanni per il Concerto del Primo Maggio. Il grande protagonista, il più atteso, è Vasco Rossi che torna dopo dieci anni su questo palco per la sua unica esibizione live del 2009: la rockstar porta al concertone anche Il mondo che vorrei, titolo del suo album che è diventato il tema della kermesse organizzata dai sindacati confederali. C'è chi soffre il continuo inneggiare della folla a Vasco: «Vasco arriva dopo» dice Castellitto. Ma la musica copre le polemiche - dal rock, al blues e jazz d’autore - e rilancia l'edizione del ventennale della kermesse.
E tra le polemiche non poteva mancare quella sui numeri: c'è chi calcola siano già un milione gli spettatori che riempiono il grande spazio che va dalla basilica alle vie Merulana e ai giardini verso Santa Croce in Gerusalemme. Durante l'anteprima Paolo Belli scherza: «Siamo almeno 800 mila qui, ma la Questura dice 30 mila», poi fa alzare le braccia al pubblico e finge di contare: «500 mila per due braccia a testa, siamo un milione». Secondo l'Ansa sono «300 mila i ragazzi accorsi per Vasco». Per ragioni di sicurezza, vista la grande affluenza, la Questura capitolina ha disposto la chiusura della stazione San Giovanni della metro A già dalle 13.38 anziché dalle 15, come inizialmente previsto. Ha chiuso invece alle 15 la stazione Manzoni sempre sulla linea A. Qualche centinaio di giovani ha trascorso la notte in tenda sul prato, per conquistare i posti migliori davanti al palco. La gente continua ad affluire in lunghe file al raduno: da via Merulana, da piazzale Appio e da via Emanuele Filiberto. Tra la folla spiccano striscioni con scritte inneggianti a Vasco Rossi. Uno recita «Vasco sindaco d'Italia». Poche le bandiere di partiti: un doppio stendardo rosso si leva solitario sotto il palco, con Che Guevara e falce e martello, mentre i Famelica aprono il pre-concerto. La politica sembra più presente ai margini della piazza, dove un camion diffonde musica a tutto volume e un megafono scandisce slogan anti-precariato e anti-crisi.
Sul palco di piazza san Giovanni, sono attesi Pfm, Caparezza Edoardo Bennato, Stefano Bollani, Irene Grandi, i Baustelle, Piero Pelù, Max Gazzè, Enzo Avitabile e Manu Dibango, Raiz, Sud Sound System, Tricarico, Bisca Zulu, Peppe Voltarelli, le Diva Scarlet. E, ancora, la Bandabardò, Enzo Avitabile e Cisco, Giorgia, Paola Turci, Marina Rei, Mauro Pagani. Tra le sorprese, il supergruppo formato da Afterhours, Samuel dei Subsonica e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, e poi Beatrice Antolini, Cesare Basile, Paolo Benvegnù, Dente e Marta Sui Tubi, Casinò Royale, Asian Dub Foundation, Caparezza, Edoardo Bennato, Smoke e Motel Connection. Molti anche gli attori che saliranno sul palco tra cui, Pierfrancesco Favino e Valeria Solarino . L’anteprima del concerto, sarà condotta da Paolo Belli che canterà anche un brano con la sua Big Band e vedrà esibirsi i vincitori del concorso Primo Maggio Tutto l'Anno.
fonte: corriere.it

RILEVAZIONE AUDIENCE BY