28 giu 2011

Internet: da opportunita' a rischio, quando la rete diventa una droga

La dipendenza da internet e' una malattia nuova, destinata a crescere in parallelo allo sviluppo di tecnologie sempre piu' sofisticate. Un mondo con il quale misurarsi, cogliendone le opportunita' e cercando anche di prevenirne i rischi. Ma e' vero che il web puo' danneggiare il cervello dei nostri figli? E quando bisogna staccare la spina del pc? A rispondere a queste e altre domande che sempre piu' spesso tanti genitori rivolgono ad esperti e psichiatri, e' Federico Tonioni, nel libro 'Quando internet diventa una droga. Cio' che i genitori devono sapere' (Einaudi, pp. 214, euro 14,50). L'autore, dirigente medico presso il Day Hospital di Psichiatria e tossicodipendenze del Policlinico Gemelli, in questo volume spiega le patologie che, soprattutto nel mondo degli adolescenti, sono legate alla diffusione di internet. Queste pagine sono anche uno strumento per aiutare i genitori che, appartenendo a generazioni 'pre-digitali', spesso non sono abituati a navigare in rete, e si scoprono impreparati alla comprensione dei disturbi che il mondo del web puo' arrecare ai loro figli. Sotto i riflettori finisce anche dimensione on-line del gioco d'azzardo e dei siti per adulti, patologie compulsive che coinvolgono persone di ogni eta'. ''Ho avuto modo di ascoltare e condividere storie sofferte -spiega Tonioni- rivelazioni sconcertanti, idee deliranti. Ho imparato che chi manifesta una dipendenza patologica non vuole soffrire per forza ma vuole soffrire di meno. E che la droga per il tossicodipendente, come la cioccolata per la bulimica o il video poker per il giocatore d'azzardo, non sono desideri ma bisogni, che a volte travalicano la forza di volonta' e la logica del pensiero''.


fonte:Adnkronos

14 giu 2011

Referendum, trionfano i sì



I referendum, superato lo scoglio del quorum con il 54,8%, hanno dato un verdetto nettissimo sulla volontà popolare: i sì alla abrogazione dei quattro quesiti su cui erano chiamati al voto gli italiani sono stati una valanga, toccando una media complessiva di circa il 95%, con dati definitivi. L'ultimo referendum che aveva superato il '50%+1' risaliva al 1995.

Le comunicazioni sugli italiani che non risiedono nel nostro Paese hanno fatto scendere la percentuale dell'affluenza che ieri era al 57%.
Nelle 1.279 sezioni ha votato il 23,1% dei 3.300.496 elettori sui 4.115.235 residenti totali, ovvero in poco meno di 700.000. Mentre in Italia gli elettori contrari ai quesiti referendari hanno preferito puntare sull'astensionismo per cercare di raggiungere l'obiettivo della mancanza di quorum e invalidare così il risultato dei referendum, gli italiani all'estero si sono più strettamente attenuti ai quesiti posti e alle conseguenti risposte: lo dimostra il numero molto più elevato di no registrati sulle schede elettorali.



fonte: Adnkronos

11 giu 2011

Referendum, oggi la giornata del silenzio



Chiusa la campagna elettorale per i referendum, la giornata di oggi è dedicata al silenzio elettorale in vista dell'apertura dei seggi. Le votazioni cominceranno domani dalle 8 alle 22 e proseguiranno lunedì dalle 7 alle 15.

E' il quorum il vero scoglio che i sostenitori puntano a superare: l'ultimo referendum abrogativo che ha raggiunto il quorum risale infatti al 1995.

Referendum popolare n. 1Scheda di colore rosso - Modalità e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: Abrogazione. Il quesito prevede l'abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati;
Referendum popolare n. 2Scheda di colore giallo - Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito: Abrogazione parziale di norme. Il quesito propone l'abrogazione delle misure che stabiliscono la determinazione della tariffa per l'erogazione dell'acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore.
Referendum popolare n. 3Scheda di colore grigio - Abrogazione dei commi 1 e 8 dell'articolo 5 del dl 31 marzo 2011 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 3011, n.75: Abrogazione parziale di norme. Il quesito propone l'abrogazione delle nuove misure che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare.
Referendum popolare n. 4Scheda di colore verde - Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del presidente del Consiglio dei ministri e dei ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale. Il quesito propone l'abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei ministri e dei ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Ciascun elettore ha diritto di esprimere il voto, con la matita copiativa, tracciando un segno sul riquadro corrispondente alla risposta da lui prescelta [''SI'' o ''NO'']. Votando SI, il cittadino esprime la volontà di abrogare le norme sottoposte a referendum; votando NO esprime la volontà di mantenere in vigore le norme sottoposte a referendum. E' possibile ritirare, e quindi votare, anche solamente la scheda per uno o per alcuni dei quesiti referendari. Affinché il referendum sia valido, deve recarsi alle urne il 50% più uno degli aventi diritti al voto. Le operazioni di scrutinio avranno inizio lunedì 13 giugno subito dopo la chiusura della votazione e l'accertamento del numero dei votanti per ciascun referendum.
I quesiti referendari "interesseranno, sul territorio nazionale, sulla base dei dati riferiti al 45esimo giorno antecedente la votazione e suscettibili di lievi modificazioni al termine della revisione straordinaria delle liste elettorali attualmente in corso, 47.357.878 elettori, di cui 22.734.855 maschi e 24.623.023 femmine. Le sezioni saranno 61.601".
Il corpo elettorale della circoscrizione estero interessato alle consultazioni referendarie è di 3.236.990 elettori: il dato è suscettibile di variazione in relazione all'eventuale ammissione al voto disposta dalle autorità consolari competenti.
Il ministero dell'Interno ricorda che gli elettori residenti in Italia, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire un documento di riconoscimento e la tessera elettorale personale.


fonte:Adnkronos

8 giu 2011

Referendum 2011, come si vota: quattro Sì per dire No





Domenica 12 e lunedì 13 giugno si vota sui quattro quesiti referendari dedicati rispettivamente alla gestione del servizio idrico (primi due quesiti), al nucleare (terzo quesito) e al legittimo impedimento (quarto quesito).
I seggi in tutta Italia saranno aperti dalle ore 8,00 alle ore 22,00 di domenica 12 giugno e dalle 7,00 alle 15,00 di lunedì 13 giugno. Come sempre, per votare occorre aver raggiunto la maggiore età e portare con sé un documento di identità e la propria tessera elettorale.
COME VOTARE
Come in tutti i referendum, ad ogni quesito corrisponde una scheda, e ogni quesito sarà relativo all’abrogazione di una legge o parti di questa legge. Per esprimere la volontà di abrogare la legge in questione occorrerà votare ‘Sì’.
LE SCHEDE
Scheda ROSSA (quesito 1): Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica
Si tratta del primo quesito relativo alla gestione dell’ACQUA pubblica. Con questo quesito si chiede l’abrogazione dell'art. 23 bis della Legge 133/08 e sue successive modifiche introdotte con l'Art. 15 del Decreto Ronchi (D.L. 135/2009), in base al quale la gestione del servizio idrico può essere affidata a soggetti privati attraverso gara o a società a capitale misto pubblico-privato. Votare Sì significa votare per una gestione pubblica dell’acqua e del servizio idrico, e contro la privatizzazione.
Scheda GIALLA (quesito 2): Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito
Si tratta del secondo quesito relativo alla gestione dell’ACQUA pubblica. Con questo quesito si chiede di abrogare la parte dell'art. 154 del Decreto Ambientale 152/06 relativa alla remunerazione del capitale investito, secondo cui è possibile determinare la tariffa del servizio idrico integrato “in base all’adeguata remunerazione del capitale investito”. Questo permetterebbe al gestore del servizio idrico di pretendere una garanzia di profitto sulle tariffe, e quindi lo autorizzerebbe ad aumentare le bollette dei cittadini senza l’obbligo di reinvestire quei soldi in un miglioramento del servizio. Votare Sì per l’abrogazione di questa norma significa evitare che l’acqua diventi una merce.
Scheda GRIGIA (quesito 3): Nuove centrali per la produzione di energia nucleare
Si tratta del quesito relativo alla possibilità di costruire CENTRALI NUCLEARI in Italia. Con questo quesito si richiede l'abrogazione sulle disposizioni contenute nell'articolo 5 comma 1 e 8 dl 31/03/2011 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75. Il quesito rielaborato dalla Cassazione tiene conto dell'abrogazione parziale contenuta nel decreto omnibus. Votare Sì significa evitare che nel prossimo futuro vengano costruite centrali nucleari in Italia.
Scheda VERDE (quesito 4): Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale
Si tratta del quesito relativo al LEGITTIMO IMPEDIMENTO. Con questo quesito si chiede l’abrogazione totale della legge che permette a Presidente del Consiglio e Ministri di non presentarsi alle udienze giudiziarie per motivi di “impegni istituzionali”. Votare Sì significa pretendere che tutti i cittadini siano uguali di fronte alla legge.
È IMPORTANTE SAPERE CHE
Affinché il referendum sia valido, deve recarsi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al voto. Se vince il Sì, vengono abrogate le norme sottoposte a referendum, se vince il No, restano in vigore le norme oggetto dei quesiti.
Ti consigliamo, qualora possibile, di recarti alle urne la mattina di domenica, prima delle 12.00, ora in cui ci sarà il primo rilevamento ministeriale sull’affluenza elettorale. Con questo piccolo gesto contribuirai a rendere più incoraggiante il primo rilevamento e a motivare i cittadini più pigri. Inoltre, se puoi, non andare a votare da solo ma accompagna a votare un anziano della tua famiglia o del tuo vicinato.
Ricorda anche che è molto importante non sovrapporre le schede nel momento in cui si disegna la croce con la matita indelebile, perché la carta delle schede elettorali, come la carta carbone, macchierebbe le schede sottostanti. In questo modo si corre il rischio di vedere annullate le altre schede e vanificare il proprio voto.




fonte: www.ilcambiamento.it

2 giu 2011

2 giugno


In una Roma blindata hanno preso il via le celebrazioni del 2 giugno. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deposto, come tradizione, la corona di alloro all'Altare della Patria.
Con il suo arrivo a via dei Fori Imperiali, ha preso il via la parata militare del 150esimo dell'Unità d'Italia. Al capo dello Stato sono stati resi gli onori militari. In tribuna con Napolitano i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, le delegazioni dei capi di Stato esteri, le autorità civili, militari e religiose, insieme al ministro della Difesa Ignazio La Russa. Migliaia i cittadini che si preparano a seguire la cerimonia, mentre sul Colosseo svetta un enorme Tricolore. Poco dopo il suo arrivo ai Fori Imperiali, e dopo aver ricevuto gli onori militari, Napolitano, prima dell'avvio della parata, ha salutato i rappresentanti delle oltre 80 delegazioni straniere presenti per l'occasione. Molti i capi di Stato e di governo seduti nel palco d'onore. Il capo dello Stato si è prima recato nel settore dove sono seduti, fra gli altri, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e il presidente israeliano Shimon Peres. Poi si è diretto nel settore che ospita, fra gli altri, il vice presidente americano Joe Biden e il presidente afghano Hamid Karzai. Infine si è seduto sulla sua poltrona. Al suo arrivo al Milite Ignoto, il premier è stato accolto da fischi, cui sono seguiti poi alcuni applausi. Al termine della cerimonia, il Berlusconi si è avvicinato a un gruppo di sostenitori che assistevano alla manifestazione. Subito dopo si è infilato in auto. Un cambio di programma, rispetto al piano inziale che prevedeva che, da piazza Venezia, avrebbe raggiunto a piedi il palco d'ono Contrariamente alle intenzioni iniziali di raggiungere a piedi il palco d'onore ai Fori imperiali per assistere alla parata. L'attesa del capo dello Stato è stata anche occasione di numerosi colloqui e capannelli. Lo stesso Berlusconi si è a lungo intrattenuto con il presidente del Senato Schifani, con il ministro degli Esteri Frattini e con Maurizio Lupi. Il vicepresidente della Camera, possibile successore di Alfano al ministero della Giustizia, ha parlato a lungo con il premier. Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, ha invece avuto un lungo scambio con il sottosegretario Gianni Letta. Tra i leader dell'opposizione Bersani e Rutelli siedono uno di fianco all'altro mentre Massimo D'Alema è con Giuliano Amato a pochi passi dal sindaco di Roma Gianni Alemanno. Tre le aree in cui è stata divisa la zona tra piazza Venezia e il Colosseo, presidiata da circa 2500 uomini delle forze di polizia. Schierati anche cecchini sui tetti, unità cinofile antiesplosivo e forze speciali. Importante anche il dispositivo di sicurezza aerea: su tutto lo spazio aereo della Capitale è stato disposto il divieto di sorvolo dalle 6 alle 22, mentre gli elicotteri di polizia e carabinieri vigileranno dall'alto sul regolare svolgimento della manifestazione.
fonte: Adnkronos

RILEVAZIONE AUDIENCE BY