30 dic 2011

Vacanze in crisi: prenotazioni in calo e boom di last minute


La crisi dei consumi colpisce anche le vacanze, con prenotazioni in calo e un'esplosione di last minute. I viaggi di due settimane, favoriti dalla chiusura delle scuole, ormai sono un pallido ricordo per le tasche degli italiani, e rispetto al 2010 il numero di chi ha prenotato 14 giorni di fila è diminuito del 23%. A tracciare un quadro di questo ultimo scampolo di vacanze natalizie è Immobiliare.it tramite i dati ricavati dal suo sito CaseVacanza.it.
Dall'analisi dei dati emerge che il mercato del turismo cerca di combattere in ogni modo il calo delle prenotazioni e soprattutto le case vacanza, formula preferita da sempre più italiani, applicano sconti superiori anche al 30% per le prenotazioni last minute. Se ci si concede la settimana bianca, la più gettonata è quella successiva al Capodanno. Le offerte non mancano e il prezzo medio registrato da Immobiliare.it è inferiore del 3,5% rispetto a quello della stessa settimana dello scorso anno.
fonte: Adnkronos

29 dic 2011

A Capri,Hollywood nuovo film con Theron



“Young Adult”, commedia americana diretta da Jason Reitman (“Tra le nuvole”) scritta da Diablo Cody (“Juno”) e interpretata da Charlize Theron e Patrick Wilson, uno dei film piu' attesi della stagione 2012, e' la proiezione speciale di Capri, Hollywood - The Smart International Film Festival del 30 dicembre al cinema Paradiso di Anacapri. Lo ha annunciato il produttore del Festival Pascal Vicedomini. Il film sara' nelle sale italiane a marzo.
Fonte: Ansa

26 dic 2011

CAPODANNO IN MUSICA AL TEATRO CORSO



Un Capodanno in musica quello proposto dal Teatro Corso il 31 dicembre alle 21, la MAV una delle migliori orchestre d’Ungheria festeggerà con ben 60 musicisti schierati sul palcoscenico, insieme al pubblico, l’arrivo del nuovo anno e in questa serata speciale sarà diretta da Maffeo Scarpis. 
fonte:mabacomunica

23 dic 2011

Colori forti e anni 50 per la campagna Prada firmata Steven Meisel


Ragazze e automobili si fermano e guardano al futuro in una sorta di rappresentazione del desiderio in technicolor. Le automobili anni Cinquanta tutte muscoli e bielle roventi con le ali posteriori appuntite e la carrozzeria impreziosita da fiamme riflettono i motivi di design della collezione Prada Primavera/Estate 2012. La cui campagna pubblicitaria si compone ancora una volta delle immagini di Steven Meisel.
Il linguaggio iconografico dell'America viene ritracciato in più di mezzo secolo di cultura e di stile pop. Il distributore diventa il simbolo di questo crocevia postmoderno di nuovi orizzonti e di successo economico, un palcoscenico sul quale entrano in collisione moda, fantasia e la promessa di nuove scoperte. Attraverso la lente di Meisel, le automobili e l'architettura modernista si stagliano contro una distesa di cielo azzurro. I colori sono forti e le inquadrature prese dal basso. Il casting di modelle con caratteri diversi come la bomba bionda o l'eroina 'noir' ricerca una narrazione cinematografica utopistica. Nel distributore iper-realista si svela la fantasia di un collage virtuale dell'iconografia filmica femminile.
fonte:Adnkronos

21 dic 2011

Accordo tra Miur, Federchimica e Società Chimica Italiana



Promuovere la conoscenza e la diffusione della chimica è l'obiettivo dell'accordo firmato tra ministero per Istruzione, Università e Ricerca, Federchimica e Società Chimica Italiana.

L'intesa, che prevede un investimento da 100.000 euro nell'arco di tre anni è favorire la conoscenza della chimica e della sua importanza presso le scuole di ogni ordine e grado. Oltre a creare confidenza con i temi relativi alla chimica, favorire la diffusione di questa disciplina nelle scuole intende fare in modo che un maggior numero di studenti si iscrivano alle facoltà scientifiche. 
Rendere la chimica una disciplina familiare al largo pubblico è anche l'obiettivo della grande attenzione che si intende dedicare alle Olimpiadi della Chimica, così come ad iniziative culturali ed editoriali sulla chimica verde e sostenibile.
Il programma degli eventi sarà stilato da un gruppo di lavoro nazionale composto da tre membri designati da ciascuno dei partner del progetto.

fonte:Ansa

20 dic 2011

Natale: con antipasto di crudite' il cenone non fa danni a salute e linea



Un antipasto di verdure crude, condite aceto balsamico. Oppure una mela o un finocchio mangiati come aperitivo prima di sedersi a tavola. E' questo il uno dei segreti per neutralizzare gli effetti 'collaterali' del cenone e di pranzi natalizi. Non solo per spezzare la fame (e quindi mangiare meno), ma anche perché questi cibi sono in grado di arginare l'assorbimento dei grassi cattivi e degli zuccheri. A dare qualche utile suggerimento a chi vuole evitare i danni da 'overdose' di cibo senza rinunciare troppo è Ciro Vestita, nutrizionista e fitoterapeuta, autore di molti libri che coniugano alimentazione e uso terapeutico delle erbe.
Tra gli alleati della salute durante le tradizionali 'maratone gastronomiche' del periodo natalizio ci sono anche tisane, erbe e menù della tradizione. "Una volta sulle tavole natalizie, nelle famiglie contadine - spiega Vestita all'Adnkronos Salute - erano sempre presenti grandi quantità di finocchi. Questo serviva, ovviamente, a 'riempirsi la pancia' quando gli altri alimenti scarseggiavano. E anche mangiare una bella mela prima di un pranzo, come consigliava 'Mamy' a Rossella O'Hara in 'Via col vento ' per non apparire troppo affamata a tavola, aiuta a spezzare la fame, ma consente anche di assumere quegli steroli vegetali che permettono un minor assorbimento di colesterolo alimentare".
E così lo 'stravizio' "viene perdonato - continua Vestita - perché l'intestino non riesce ad aggredire tutti gli amidi e tutti i grassi, poiché vengono 'confusi' dalla grande quantità di fibre introdotte. E soprattutto si impenna meno la glicemia, che, in particolare dopo i 60 anni è un problema di tutti".
Utili anche le tisane "che hanno diversi vantaggi", assicura Vestita. "Il primo è quello ottenuto con erbe calmanti, come la melissa, la passiflora e il biancospino che sedano la fame nervosa. Poi, ad esempio attraverso la malva, ricca di mucillagine, si può far ricorso al potere saziante e antinfiammatorio. A tutto questo si possono aggiungere erbe diuretiche, come il tarassaco, la pilosella e la betulla". Infusi personalizzati - ovviamente preparati da esperti, perché le erbe sono prodotti 'attivi', quindi vanno maneggiate con perizia - "possono essere di grande aiuto in questi giorni", spiega il nutrizionista e fitoterapeuta.
Ci sono poi piante che possono essere assunte anche in forma di compressa - sempre dopo aver avvertito il medico che può valutare eventuali incompatibilità con farmaci o stati di salute - come la "Withania, un ginseng indiano - precisa Vestita - che stiamo studiando da poco. E' un adattogeno, riesce a spezzare la fame ansiosa e nervosa. E' un prodotto naturale che può essere consigliato dal fitoterapeuta, presente in molte Asl italiane, dove può essere consultato pagando un normale ticket".
Ma l'alleato migliore resta comunque la semplicità in cucina, punto di forza della tradizione culinaria italiana. "Attenzione anche alla modalità di cottura. Vanno evitate le temperature elevate, come la piastra. Le cotture violente creano sostanze tossiche. Le metodiche antiche , come vapore e bollitura, sono più 'gentili' con gli alimenti e più salutari per noi", conclude l'esperto.
Fonte:Adnkronos

19 dic 2011

NOI NON DIRIGIAMO CON I PALLINI



Il comitato ha lanciato alle agenzie e agli Organi di Stampa il comunicato sulla manifestazione pacifica e silente per il giorno 20 cm, alle ore 8.00, presso il CdS  in Roma P.zza Capo di Ferro, 13 , che riportiamo di seguito.Concorso DS; COMITATO "NOI NON DIRIGIAMO CON I PALLINI": Un diritto negato
“La decisione del TAR del Lazio, di respingere i ricorsi degli aspiranti Dirigenti Scolastici non idonei alla prova preselettiva al concorso per DS dello scorso mese di ottobre, ha di fatto negato a tutti i docenti la possibilità di adire ai diversi gradi di giudizio” . E’ quanto dichiara il comitato, dei docenti esclusi, NOI NON DIRIGIAMO CON I PALLINI, che aggiunge: “Martedì 20 dicembre, ore 8.00, una rappresentanza del comitato a livello nazionale, manifesterà silente sotto i balconi del Consiglio di Stato che sarà chiamato a decidere sulla sorte di tutti quegli insegnanti a cui è stato negato un diritto”.
Comitato "Noi non dirigiamo con i pallini"

18 dic 2011

Firenze, aprono le prime sale blu dei Nuovi Uffizi con i pittori stranieri


Sono state inaugurate oggi, e aperte al pubblico da martedì 20 dicembre, leprime sale espositive dei Nuovi Uffizi di Firenze, insieme ad una delle due nuove scale previste dal progetto in corso di esecuzione. Vari i contributi e i livelli di intervento, alcuni direttamente visibili e fruibili dai visitatori, altri strutturali e di servizio, ma non per questo meno importanti e impegnativi.

Le nuove sale sono destinate ad accogliere opere di artisti spagnoli, francesi, fiamminghi e olandesi. Il loro allestimento, favorito dalla loro collocazione segna una svolta importante nella tradizione della Galleria: svincolandosi dalla bicromia vasariana del bianco e grigio (intonaco e pietra serena), si è privilegiato un colore ''vibrante, anzi acceso: nel caso specifico, il blu; quello che più sembra confacente, per motivi culturali e di gusto, alle opere per cui quelle sale sono state pensate'', ha detto il direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali. 
Il controsoffitto cela gli apparati impiantistici per il trattamento dell'aria, la climatizzazione, l'antincendio e l'antintrusione. L'illuminazione, realizzata con il contributo di iGuzzini, assicura la luce di ambiente grazie a fasce luminose vetrate inserite nel controsoffitto, mentre affida la luce d'accento a faretti orientabili e regolabili. Le sale sono raggiungibili dalla Galleria scendendo per la Scala di ponente, una delle opere più impegnative fin qui concluse, curata da Adolfo Natalini nell'ambito del progetto predisposto da Sinter SpA.

fonte:Adnkronos


16 dic 2011

Nasce il Comitato “Noi non dirigiamo con i pallini”


Con la presente vogliamo portare a conoscenza dei lettori di quanto si è verificato, e sta continuando a realizzarsi in questi giorni, in Italia. Siamo tutti docenti, candidati ammessi al concorso, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici per la scuola primaria, secondaria (di primo e secondo grado) e per gli istituti educativi, indetto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con decreto dirigenziale della Direzione Generale per il Personale scolastico – Ufficio II del 13 luglio 2011 (pubblicato sulla G.U. – 4a Serie Speciale – “Concorsi” n. 56 del 15 luglio 2011.

Le procedure concorsuali, secondo il bando al quale abbiamo partecipato, indicavano che per accedere al concorso selettivo, sarebbe stato necessario superare un test preselettivo nel quale i candidati avrebbero dovuto rispondere a 100 domande nel tempo record di 100 minuti! La prova era  da considerarsi superata con il tetto minimo di 80 risposte “esatte”. 
Il giorno 1 settembre 2011 il MIUR infatti aveva pubblicato una prima batteria di 6000 tests; tuttavia dopo un breve esame, ci siamo accorti che una buona parte di questi risultavano errati e perfino con errori marchiani (alcune domande/risposte facevano sorridere anche i “non addetti ai lavori”). E infatti, dopo numerose richieste sopraggiunte da più parti, il MIUR ha ritenuto di  dovere eliminare circa 1000 quesiti (totalmente sbagliati) anche se molti altri sono stati conservati “ errati ed integri” e suscettibili di comparire nel test di preselezione. Così è stato.

Il 12 ottobre, siamo stati comunque tutti presenti alla GRANDE PROVA che avrebbe dovuto selezionare i candidati idonei per la futura dirigenza scolastica.
Già da qualche giorno circolava la notizia che avremmo dovuto ricercare il testo di ogni domanda  su un librone che le conteneva tutte. Una vera e propria corsa contro il tempo. Ai futuri dirigenti scolastici si richiedeva pertanto di completare una prova consistente in 100 risposte (esatte) a 100 domande indicate  numericamente su una scheda ma il cui testo integrale era invece da ricercare singolarmente su un librone di ben 511 pagine. Successivamente, individuata la risposta corretta (tra 4 possibili), i candidati  poi avrebbero dovuto correttamente annerire un pallino su un foglio che costituiva la prova d’esame. Tutto facile? Proprio no, soprattutto se si considerano 100 minuti da suddividere per 100 questi, con ricerca e lettura del testo.. 
Su 32000 concorrenti soltanto 9000 hanno superato  la prova.

Quel giorno è stato un vero inferno per molti di noi; puntuali alle ore 8,00 abbiamo atteso per ore la somministrazione della prova, con tempi di attesa variabili e comunque estenuanti. Nell’attesa molti tra i concorrenti usavano il cellulare mentre ad altri era stato invece ritirato e tassativamente vietato l’uso del telefono.
Comunque la prova, sebbene tardi, è cominciata. Ed è iniziato il panico con il librone, per sfogliarlo, per individuare la domanda, pensare alla risposta, annerire il pallino. Qualcuno è riuscito a completare il test, altri purtroppo no.
Inoltre al momento della correzione del test (cui ha provveduto la FORMEZ, implicata nella gestione concorsuale)  ma anche subito dopo la lettura delle domande, ci siamo accorti che molte tra quelle proposte presupponevano risposte sbagliate (e/o comunque dubbie). Sembra che nel novero dei quiz opinabili se ne contino circa 38.
Insomma NOI NON SIAMO STATI RICONOSCIUTI IDONEI AL CONCORSO. 
Qualcuno tra  noi svolge funzione di vicario da molti anni, qualcun altro ha conseguito dei  master per la dirigenza scolastica, e tutti, proprio tutti, hanno studiato sul serio, rinunciando a ferie estive, dimenticando figli e famiglie, avendo a memoria solo temi oggetto della prova.  

Il nostro irrimediabile errore è stato quello di non avere voluto  imparare scioccamente le risposte propinate dal MIUR, abbiamo piuttosto approfondito analisi di normative, di atti negoziali, di pedagogia e di leadership  scolastiche, secondo le materia richieste, e pertanto oggi non risultiamo idonei  a partecipare ad alcuna procedura concorsuale.
Durante le prove scritte si sono verificate :
-  disparità di trattamento nelle varie sedi, ghestapo e lassismo totale
- abbiamo consegnato un foglio anonimo in una busta aperta ( c'è chi si è visto assegnare un compito A mentre aveva fatto quello B)
- c’è stata difficoltà nello sfogliare il librone ,addirittura qualcuno ne ha ricevuto uno che aveva i fogli chiusi e li ha dovuti prima tagliare ( sempre nei 100 minuti)
- sono state collocate  intere famiglie nella stessa aula ( guarda caso tutti ammessi)
- l'inizio della correzione si è svolta ben cinque giorni dopo aver sostenuto la prova
- vi è stato un ritardo anomalo nell'abbinare i nomi ai codici a barre durante la correzione della Campania 
Abbiamo fatto ricorso al Tar del Lazio, unico competente, ed è stato bocciato; abbiamo ricorso in appello al Consiglio di Stato che con decreto monocratico non ci ha ammessi; ma c'è ancora di più alcuni Tar regionali hanno ammesso con riserva i ricorrenti. Beh come dire: due pesi e due misure nella repubblica delle banane quale è la nostra. 
Nelle ultime ore abbiamo scoperto che per qualcuno sono state considerate errate alcune risposte e, quindi, ammesso agli scritti con 75/100.(decisione del CodS che qualche giorno prima aveva rifiutato di prendere in considerazione i ricorsi di altri concorrenti).
E quelli che hanno totalizzato tra 75 e 79 ?
Per non parlare di coloro che sono stati ammessi a partecipare all’intera procedura procedurale senza i titoli previsti dal bando : 5 anni di ruolo e la laurea quadriennale e quinquennale.
Noi, ricorrenti al TAR del LAZIO invece non siamo idonei; la motivazione addotta: “Non avendo superato la prova preselettiva”. Ma si può? NOI non abbiamo voluto rispondere falsamente a domande che prevedevano risposte errate, non siamo stati abbastanza veloci, non sappiamo sostenere abbastanza l’attesa.
NOI chiediamo giustizia attraverso VOI che possiate  fare clamore e chiarezza su  questa brutta storia, su FORMEZ e per  pervenire all’annullamento di tutta la procedura concorsuale che francamente non  risulta idonea a valutare le reali competenze dei futuri dirigenti scolastici.
Ma NOI non abbiamo neanche  avuto la possibilità di ricorrere in appello visti i tempi ristretti! Questa è giustizia? 
No, no e ancora no! 
I nostri avvocati sono al lavoro per questo ma anche noi vogliamo partecipare attivamente e lo facciamo chiedendo a VOI di sostenerci affinché in Italia non si facciano più concorsi di questo tipo, che nei fatti invalidano la credibilità professionale e generano invece una classe dirigente acritica, che applica le conoscenze mnemonicamente,  tuttavia abile destreggiarsi nei meccanismi dei  quiz.!
Noi ricorrenti vogliamo che il Ministro sospenda la procedura  concorsuale  per dare anche a noi la possibilità di adire a tutti i gradi di giudizio. 


Noi, la mattina del 20 dicembre, saremo  a Roma,davanti al Consiglio di Stato, e resteremo ad attendere una sentenza che date le sentenze pregresse, ancora una volta  non ci renderà giustizia. E’ questo non possiamo permetterlo, come cittadini e come educatori ,rispettosi delle regole e delle istituzioni, di cui si fanno garanti.

Affinché  , con lo stile di denuncia che  contraddistingue la Vs. redazione, tutti possano sapere  che esistiamo e che  vorremmo essere i futuri dirigenti che: "Non dirigiamo con i pallini" ma con competenza e trasparenza: Vi aspettiamo   il 20 dicembre p.v. alle ore 8.00 presso la sede del Consiglio di Stato – Roma.
Con  Stima


Comitato “Noi non dirigiamo con i pallini”
comitatoconcorso@groups.live.com


fonte:Aetnanet.org

15 dic 2011

"Italia già in recessione: Pil -1,6% Ottocentomila posti in meno nel 2013"


"L'inverno della recessione" e' arrivato e in Italia sara' piu' marcato: nel 2012 il Pil chiudera', infatti, con un -1,6% a cui seguira', nel 2013, un recupero "molto parziale", dello 0,6%. Sono le previsioni del Centro Studi di Confindustria a certificare cosi', ad appena due anni dall'ultima crisi, il nuovo brusco stop nella crescita dell'economia italiana che risultera' la piu' colpita nella media dell'Eurozona. Il rallentamento, dicono gli economisti di viale dell'Astronomia, e' iniziato nell'estate del 2011 e peggiorera' fino alla prossima primavera cumulando una perdita complessiva di Pil "di 2 punti percentuali" mentre a fine 2013 il prodotto nazionale si attestera' "ancora ad un livello di -5,7 punti percentuali sotto il picco pre-crisi". Per l'Italia e' la quinta recessione dal 1980.
A scatenare il deterioramento del quadro economico globale, gia' fiaccato dalla caduta nel 2008-2009, "la crisi dei debiti sovrani accompagnata e potenziata dalla frenata dei paesi emergenti, dagli effetti delle politiche di bilancio restrittive e dal peggioramento delle ragioni di scambio causato dai rincari delle materie prime". E la turbolenza dei mercati finanziari ha "riflesso il peggioramento accelerandone la diffusione nella percezione degli operatori economici la cui fiducia e' scesa rapidamente, facendo ridimensionare i piani di spesa di famiglie e imprese". 
La gia' debole crescita italiana, infatti, si e' contratta a partire dal terzo trimestre 2011 e fino a tutta la prima meta' del 2012 il Pil e' previsto scendere ad un ritmo medio dello 0,5%. Ma a partire dalla seconda meta' del 2012 le variazioni congiunturali del Pil potrebbero tornare positive: "cio' accadra' nell'ipotesi piu' probabile che sia affrontata in modo risolutivo la crisi dei debiti sovrani dell'Eurozona, con il gioco cooperativo tra stati e istituzioni, rientrino rapidamente le tensioni sui tassi di interesse a lungo termine e siano ripristinae le condizioni operative normali del credito e torni la fiducia tra le imprese". 
Il 2012 è stato un anno drammatico sul fronte del lavoro: la disoccupazione potra' raggiungere il 9% a fine del prossimo anno e mantenersi su questo livello per tutto il 2013. Occupazione dunque in calo per i prossimi 2 anni: si contrarra' dello 0,6% nel 2012 e dello 0,2% nel 2013 con una perdita complessiva di 957 mila posti di lavoro pari a oltre 800 mila occupati in meno a fine 2013 rispetto all'inizio del 2008. Falcidiati i posti di lavoro dei giovani: tra la meta' del 2008 e quella del 2011 per lavoratori di 15-24 anni la perdita e' stata del 24,4% e del 13,3% quella per la fascia 25-34 anni. Penalizzato chi ha una minore istruzione (-10,6%), dicono gli economisti di viale dell'Astronomia. 
A pesare nell'accelerazione della crescita della disoccupazione sopratutto "i fenomeni di scoraggiamento" che ridurranno marginalmente la forza lavoro. 
E con la recessione e la conseguente caduta dei livelli produttivi, calcolano gli economisti di viale dell'Astronomia, sara' sempre piu' difficile per le aziende difendere il capitale umano. La sovraoccupazione che derivera' da uno stallo dell'attivita' produttiva rendera' "sempre meno conveniente e razionale" il comportamento di molte imprese di avvalersi degli ammortizzatori sociali pur di non disperdere il patrimonio occupazionale".

fonte:Adnkronos

14 dic 2011

Manovra, marcia indietro su liberalizzazione farmaci, professioni e tassisti



Il nuovo testo stabilisce che parafarmacie e supermercati potranno vendere solo i farmaci di fascia C privi di ricetta medica e non anche, come nella prima versione, le medicine di fascia C con ricetta. 
Spetterà al ministero della Salute, sentita l'Agenzia italiana del farmaco, stabilire entro quattro mesi l'elenco dei farmaci "per i quali permane l'obbligo di ricetta medica e dei quali non è consentita la vendita" nei nuovi esercizi. 
Aumenta anche la tipologia dei prodotti esclusi dalla liberalizzazione, che ora comprende anche i farmaci del sistema endocrino come la pillola e quelli somministrabili per via parentale. 
A parziale compensazione, il decreto amplia la platea dei comuni dove parafarmacie e corner della grande distribuzione potranno vendere i farmaci. I comuni dovranno avere infatti 12.500 abitanti a fronte dei 15.000 previsti nel testo licenziato da Palazzo Chigi.
Per avvocati, notai, architetti e medici la manovra prevede che la disciplina attuale degli ordini venga abrogata "in ogni caso" dalla data del 13 agosto 2012, ma lascia aperta la possibilità di mantenere tariffe minime e limitare il numero dei professionisti.
La versione emendata dell'articolo 34 esclude infine dalla liberalizzazione delle attività economiche "il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea", cioè i tassisti.
Fonte:reuters.com

13 dic 2011

Concorso per DS: ma cosa accadde quella notte?



Mentre con l’approssimarsi delle date fissate per le prove scritte, si moltiplicano gli appelli per il rinvio delle stesse, in attesa del pronunciamento dell’organo collegiale del CdS, io che mi sono schierato da sempre a favore della tesi dell’annullamento del concorso, sic ed simpliciter, senza se e senza ma, voglio qui ricordare, a chi non ha mai avuto occasione di prenderne visione o a chi l’abbia digerito, sommerso dalla valanga dei successivi avvenimenti che hanno caratterizzato la controversa vicenda, l’episodio chiave che determinò in me tale convincimento che permane a tutt’oggi. Episodio che, nonostante siano trascorsi oltre cento giorni, attende ancora di essere chiarito da un’indagine che parrebbe sia stata attivata all’indomani della pubblicizzazione della notizia. Dunque, nella notte tra il 31 agosto ed il 1° settembre scorsi, mentre su uno dei forum più frequentati dai futuri aspiranti alla dirigenza scolastica era in corso un dibattito sulla batteria dei quiz, la cui pubblicazione sul sito ministeriale era annunciata di lì a poche ore, arrivava un messaggio che raggelava gli astanti. Uno dei partecipanti, con un nickname che di per sé già metteva ansia, scriveva: “ C’è davvero di che essere preoccupati. Leggete i seguenti quesiti: si tratta dei primi tre di ciascuna area. Appuntate la data e l’ora di questo post. Domattina capirete…”. E giù i tre quiz per ciascuna delle 8 aree con relative quattro risposte. La notizia veniva postata alle ore 1.46.52 dell’1.9.2011. A questo punto ci si cominciava a domandare, con non poche perplessità: ma come è possibile che qualcuno sia venuto in possesso dei quiz prima della pubblicazione ufficiale? Taluni pensavano ad uno scherzo di cattivo gusto, ma la maggior parte degli intervenuti considerava con serietà la cosa. Chiedevano all’anonimo interlocutore come fosse venuto in possesso dei test. Ma egli si limitava ad affermare di averli ricevuti, senza precisare da chi, allegati ad una mail intorno alle 13:30 del giorno prima, ponendo un altro interrogativo inquietante: “ E se la cosa si ripetesse anche per i 100 sorteggiati?” , cioè che i test da somministrare fossero noti prima della prova selettiva, che dovrebbe svolgersi agli inizi del mese di ottobre? Dopo un breve dibattito si decideva di aspettare la pubblicazione ufficiale per verificare quanto anticipato dall’anonimo interlocutore e decidere il da farsi. Poco prima delle nove l’annuncio: “ ragazzi ci sono i quiz! “. E subito dopo la conferma inaspettata e meravigliata, per chi aveva pensato ad uno scherzo: “ Avete notato. Area 1, le prime domande sono proprio uguali a quelle che circolavano! ”. Il dibattito poi proseguiva. Il seguito è storia nota e si può recuperare dalla lettura degli interventi sull’argomento nei giorni seguenti. Nel commentare l’accaduto, allora affermai: “ Ho deciso di raccontare questa vicenda, dopo aver atteso per qualche giorno che ne parlasse qualcuno dei diretti interessati. Invece nulla. Perché? Incertezze, paure, preoccupazioni che un concorso atteso per tanto tempo possa di nuovo bloccarsi? Sono solo supposizioni. Di certo l’episodio meriterebbe un approfondimento per tutti i risvolti che potrebbe presentare, anche per i successivi step della prova concorsuale. Bisogna comunque evitare che si ripeta quanto accaduto nel precedente concorso, bandito nel 2004, con polemiche e implicazioni che, a sei anni di distanza, trovano ancora eco sugli organi d’informazione e nelle aule di giustizia. Anche se, a mio avviso, la soluzione migliore per l’organizzazione di una scuola veramente democratica sarebbe quella del superamento dell’attuale modello burocratico verticistico di derivazione aziendale, da conseguire attraverso l’elezione di un dirigente scolastico, scelto tra gli insegnanti, sortito da una votazione che coinvolga tutto il personale docente e non docente in servizio in ciascun plesso scolastico, e con mandato a tempo”. Oggi alla luce degli eventi che sono seguiti a quell’episodio, ancora tutto da chiarire, mi sento d riaffermare di aver visto nel giusto e che il concorso andava annullato o, meglio ancora, non andava neppure bandito. Si sarebbe tra l’altro evitata questa assurda quanto dilaniante guerra tra docenti, che, peraltro, è costata agli stessi economicamente, tra ricorsi, partecipazione alle attività, corsi, seminari, testi e quant’altro necessario per la preparazione, una cifra complessiva non ancora quantificata ma che ammonterebbe già, allo stato, a diversi milioni di euro. Anche perché, alla luce del ridimensionamento e dei conseguenti accorpamenti dei plessi scolastici, a seguito dei tagli previsti dall’art. 19 della legge 111/2011, dettante norme sulla razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica, pubblicata sulla G.U. il 16 luglio 2011, laddove il bando di concorso per il reclutamento di 2.386 dirigenti scolastici era stato pubblicato sulla G.U. il giorno precedente, vale a dire il 15 luglio 2011, si era da più parti fatto osservare che,  non essendosi potuto tener conto della razionalizzazione introdotta dalla successiva citata legge finanziaria, si poteva presumere, a giusta ragione, che fossero stati messi a concorso posti non più esistenti. Anche su questo aspetto da parte degli organi preposti non è arrivata una risposta chiarificatrice col rischio che, alla fine, il tutto si potrebbe concludere senza né vinti né vincitori, se non sulla carta, e con un mare di polemiche e di strascichi giudiziari destinati ad occupare le aule di giustizia ancora per molto tempo.

Gennaro Capodanno
Fonte:aetnanet

Aumentano i visitatori di mostre e musei, arte e musica non conoscono crisi



Calano i consumi ma non quelli culturali. La crisi incombe su tutti i beni di consumo, gli italiani spendono e comprano meno tanto da preoccupare i commercianti che vedono, anche in occasione delle festività, ridurre significatamente gli introiti. Eppure, nonostante il clima allarmistico, davanti ai musei stazionano file di visitatori in attesa di entrare a vedere le mostre.
E' il caso, ad esempio, di Palazzo Marino dove in soli 14 giorni le opere di Georges De La Tour, arrivate in Italia per la prima volta dal Louvre, hanno superato i 65.000 visitatori. Oppure del teatro dell'Opera di Roma che dall'apertura della stagione, il 27 novembre, ad oggi ha registrato un aumento delle presenze dell'86%, con un record di presenze ed incassi in occasione del Macbeth di Verdi diretto da Riccardo Muti.
Non solo. Secondo i dati della Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, da gennaio a settembre 2011 c'è stato unincremento dei visitatori nei musei, monumenti e aree archeologiche dell'8,06% e degli incassi del 6,32% rispetto allo stesso periodo del 2010.
"Non mi sorprende vedere che gli italiani continuano a spendere in cultura nonostante la crisi", afferma all'Adnkronos il direttore generale del ministero dei Beni culturali Mario Resca. "In questo momento di crisi - prosegue - la cultura rappresenta un elemento molto importante. Noi abbiamo un patrimonio enorme va solo fatto conoscere. Questa richiesta di cultura da parte degli italiani è solo l'effetto di una fortissima domanda che era latente e che noi, della direzione generale del Mibac, abbiamo capito e intercettato in modo da dare delle adeguate risposte".
Il sociologo Domenico De Masi osserva: "Per noi italiani i soldi spesi per la cultura non sono mai percepiti come uno spreco". "E' vero che nei periodi di crisi si è attenti al portafoglio, ma tutto è relativo all'idea di come si spende - spiega - dato che, noi italiani in particolare, non percepiamo come sprecato ciò che si spende nei libri, nei musei e, più in generale, nella cultura". .
Per Alessandro Laterza, presidente della Commissione Culturale di Confindustria, "i dati del Ministero sono evidentemente positivi ma andrebbe verificata la base di confronto col passato". "Le cifre penso siano dovute agli effetti dell'afflusso turistico - sottolinea -. I due dati sono inscindibili e hanno un effetto attrattivo". "Infine -conclude Laterza - c'è da considerare un incremento fisiologico della 'domanda' culturale che rimane in cima al paniere dei consumi degli italiani".
Roberto Grossi, presidente di Federculture, ammette che i dati sono positivi ma avverte: ''Sul futuro rimarrei cauto dato che il disinvestimento completo attuato dagli ultimi due ministri, Bondi e Galan, è un segnale da non sottovalutare negli anni a venire". Grossi invita quindi a non cullarsi sugli allori: ''E' vero che è cresciuta la capacità di attrazione delle strutture museali e che i dati diffusi dal Ministero sono importanti, ma andrebbero considerati lungo un arco temporale più esteso".
Patrizia Asproni, Presidente di Confcultura commenta così i dati: "Dal punto di vista dell'economia la cultura ha un andamento anticiclico rispetto alle crisi. Sempre, quando c'è la crisi - spiega -, il consumo culturale aumenta e questo ha una valenza positiva. Avviene un riprensamento anche sociologico:meno frivolezze e più valori che arricchiscono", conclude.
Fonte: Adnkronos

12 dic 2011

Concorso DS: ricorrenti figli di un Dio minore ?


L’Italia, agli occhi di molti suoi cittadini, è il Paese degli accordi trasversali, della corruzione, delle leggi ad personam,del condizionamento mediatico, del “combattiamo e partite“ e del “risaniamo e pagate“. L’architetto Massimiliano Fuksas definisce gli italiani “figli di un Dio minore”, abituati a vivere in una soglia sotto la povertà, in un Paese dove avviene ciò che altrove non avviene, dove si convive con il degrado della sporcizia (materiale e morale), dell’approssimazione, dove le città hanno perso il 30% dell’alberatura senza che nessuno dicesse nulla, dove ovunque è possibile cementificare, dove i cittadini e governo vivono delle mancanze reciproche, i primi operano in modo che lui definisce “non perfetto”, ed il governo si accontenta di governare. Ma, se è vero che un governo si accontenta digovernare, probabilmente anche i suoi concorsi saranno gestiti con lastessa sufficienza? Da quanto visto nelle procedure dell’ultimo concorso a Dirigente scolastico sembrerebbe proprio di si. Errori, disorganizzazione,pressappochismo e tanta fretta di finire (prima del 1/9/2012), sono gliingredienti principali di un concorso nato per fare avvilire e demoralizzare migliaia di docenti, che si sono avventurati speranzosi nelle sue spire velenose,incappando in una prova preselettiva vessatoria, che li ha frastornati e disorientati. Questi docenti ingiustamente “eliminati” dal Formez Italia spa, hanno tentato di far valere i propri presunti diritti violati, facendo ricorso al TAR del Lazio prima e al Consiglio di Stato poi,ricevendo sempre ordinanze di rigetto, motivate con tautologismi allimite della provocazione e generalmente destinati a rivelarsi superflui. Giàsuperflui, come la superficialità di governare tanto per governare, comeorganizzare concorsi tanto per organizzare, come demotivare tanto perdemotivare, come indispettire i cittadini tanto per indispettire. Questi ultimi due mesi sono stati un susseguirsi di notizie altalenanti per molti ricorrenti al concorso DS, che sono passati dalle speranze di un possibile ottenimento di sospensiva, alle delusioni di unrigetto irreversibile delle loro istanze. In questo contesto, quasi irreale,troneggia la posizione della Associazione Nazionale Presidi, che con tonitrionfalistici e di vittoria ( non si capisce su chi e su cosa ) afferma: “Con decreti del Presidente della sesta sezione il Consiglio di Stato non ha concesso l'ammissione alle prove scritte del concorso a dirigente scolastico ai ricorrenti che avevano impugnato, di fronte al TAR Lazio, il mancato superamento della prova preselettiva svoltasi il 12 ottobre scorso e che, successivamente, avevano presentato appello al massimo organo della giustizia amministrativa. Consideriamo questo un fondamentale risultato sulla strada della salvaguardia del concorso, alla quale abbiamo contribuito attivamente promuovendo e sostenendo la resistenza - come contro interessati - dei docenti ammessi alle prove scritte. E ciò, sia detto ancora una volta per maggiore chiarezza, senza alcun intendimento contrappositivo nei confronti dei tanti che non hanno passato la preselezione,ma solo perchè l'Anp ha ritenuto, come associazione professionale e come sindacato, di dover contribuire al rispetto delle regole, di dover sostenere i diritti di chi aveva diritti da tutelare, senza impedire a nessuno di presentare ricorsi (ce ne sono stati migliaia), nella convinzione che la prova preselettiva, al di là delle imperfezioni già ampiamente rilevate, abbia comunque visto i candidati concorrere avendo tutti le stesse opportunità di successo e incontrando - ancora una volta, tutti - le stesse difficoltà. Il risultato, odierno, come già detto, è di enorme significato, ma la questione non è ancora chiusa. Ci sarà ancora bisogno di intervenire quando si discuterà del merito dei ricorsi presso i TAR del Lazio e delle altre regioni (ricordiamo che sono state rigettate soltanto le richieste di sospensiva dell'esclusione dalle prove scritte), nonchè dinanzi al Consiglio di Stato quando questo sarà chiamato nuovamente a pronunciarsi “. Devo ammettere che gli idonei sono stati bravi nel tessere relazioni con i poteri forti della scuola, sono stati bravi nell’attuare tatticismi giuridici per mandare a vuoto la macchina dei ricorsi di ANIEF, sono stati bravi nelle comunicazioni mediatiche. Forse è proprio vero, i ricorrenti, che nel loro animo mantengono sempre viva la fiammella della logica del “chi la fa l’aspetti “, sono figli di un Dio minore.

Aldo Domenico Ficara
Fonte:Aetnanet

Firenze, arch. Desideri: con il nuovo teatro abbiamo realizzato un miracolo



Con il nuovo teatro del Maggio Musicale Fiorentino ''abbiamo realizzato un miracolo, non solo italiano, ma mondiale, perché i quasi 160 milioni di euro stanziati per l'opera sono stati lavorati in meno di 22 mesi. Abbiamo vinto il concorso internazionale nel gennaio 2008, nel 2009 abbiamo aperto il cantiere e nel 2011 l'inauguriamo. Un vero record''. Lo afferma all'Adnkronos l'architetto Paolo Desideri, dell'Abdr Architetti Associati, lo studio vincitore del concorso internazionale per la costruzione del nuovo teatro, del quale Desideri fa parte insieme con i colleghi Maria Laura Arlotti, Michele Beccu e Filippo Raimondo. Desideri racconta lo stato di avanzamento dei lavori del nuovo complesso del Maggio Musicale, che attualmente vede l'edificio completo dal punto di vista volumetrico, pronto all'inaugurazione del 21 dicembre solo per gli spazi del pubblico e per la sala del teatro d'opera, senza però la funzionalita' del palcoscenico. ''Il 21 dicembre -spiega Desideri- inauguriamo il teatro lirico, ma con un assetto concertistico, grazie al montaggio di una conchiglia acustica in palcoscenico. Una nuova inaugurazione con la piena funzionalità del palcoscenico si farà il 24 novembre prossimo''.
Data per la quale è previsto anche il completamento di tutta la struttura, compreso l'auditorium da 1.100 posti. Ai quasi 160 milioni stanziati fino a ora, infatti, ne vanno aggiunti ''una quarantina per il completamento del palcoscenico del teatro, e altri quaranta per la sala da concerto, dei quali -spiega l'architetto- il Maggio è ancora in attesa del finanziamento''.
Un progetto estremamente complesso, su cui lo studio Abdr ha lavorato affrontando prevalentemente due problemi: l'integrazione tra la nuova struttura e la città da un lato, e la realizzazione di una complessa macchina scenica produttiva, con una risposta acustica adeguata alle esigenze di un teatro e un auditorium, dall'altro. ''Per realizzare il nuovo complesso del Maggio -spiega Desideri- ci è stata 'consegnata' una zona molto particolare, quella di passaggio tra la città storica, in pietra, e il parco delle Cascine, quindi il verde. Noi abbiamo interpretato quest'area di passaggio, pensandola come la città di pietra che si sgretola nel verde. E abbiamo progettato l'edificio, che si articola in tre volumetrie, la sala lirica, la sala concertistica e la torre scenica, realizzando questi tre volumi come affioranti in un grande sistema articolato di piazze pubbliche, in totale continuità con le Cascine, sulle quali si potrà camminare tranquillamente, come se fossero parti dello stesso parco. Per i materiali -aggiunge- abbiamo scelto il marmo cipollino e il cotto smaltato, entrambi caratteristici degli edifici di Firenze''. ''Il linguaggio architettonico però -tiene a precisare l'architetto- è schiettamente moderno. Poi -aggiunge- credo che questo bisticcio tra modernità e tradizione sia una finta dialettica, il modo di un edificio di stare nella sua epoca non risiede solo nelle forme''.
Fonte: Adnkronos

RILEVAZIONE AUDIENCE BY